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Top&Flop del girone d’andata

LECCE (di Carmen Tommasi) – Un 2014 da dimenticare per il Lecce, un anno dagli infiniti rimpianti, dei treni ancora una volta persi, terminato con l’esonero del tecnico Franco Lerda e con l’arrivo del vulcanico Dino Pagliari. Una finalissima playoff persa lo scorso maggio al “Matusa” di Frosinone, la seconda di fila dopo quella col Carpi, che ha condannato ancora una volta la permanenza dei giallorossi in serie C, Lega Unica a sessanta squadre. Tutto questo dopo una rimonta esaltante, seguita all’esonero di Francesco Moriero e raggiunta col ritorno del mister di Fossano nel Salento. Dopo le quattro sconfitte di fila con lo sfortunato tecnico leccese, 19 vittorie e 61 punti conquistati hanno permesso alla squadra giallorossa di chiudere la regular seasion al terzo posto. Un dicembre 2014, quello appena concluso, nerissimo, con tre sconfitte di fila, ha aumentato il distacco a nove punti dalla capolista Salernitana, uscendo anche fuori dalla zona playoff, ma adesso si riparte; è iniziata l’era Pagliari e una cosa è certa: in casa Lecce non si può più sbagliare o commettere passi falsi, perchè ora anche i tifosi hanno iniziato ad alzare la voce, chiedendo maggior “impegno” alla squadra in campo e alla società sul marcato. Dopo il pagellone sui “promossi e bocciati” del girone d’andata (LEGGI QUI), che si chiuderà il 6 gennaio prossimo con la 19^ giornata, vi proponiamo i “TOP&FLOP” della prima parte della stagione 2014-2015.

DIFESA

TopDaniele Mannini. ESPERIENZA E STILE. Dal ruolo naturale di esterno di centrocampo, Franco Lerda lo reinventa terzino destro, facendo scendere l’ex Pisa qualche metro più in giù e lui conferma le aspettative. Si dimostra difensore d’emergenza (il suo arretramento è nato dall’assenza per infortunio di tutti i terzini destri) di grande spessore, vincente e navigato in questa categoria, o meglio un lusso per la terza serie dati i suoi passati con picchi a Genova, sponda Doria, e Napoli. Una sicurezza, jolly d’altri livelli. Con il “Manno” in difesa si balla di meno.

FlopWalter Lopez. QUANTO NERVOSISMO. Il pimpante, generoso, grintoso e volenteroso terzino sinistro uruguaiano viene inserito nei flop solo perché da un giocatore della sua esperienza e del suo valore ci si aspetta molto di più, e sicuramente nel girone d’andata l’ex Penarol non è stato ai soliti livelli. In alcune gare ha sbagliato cose troppo semplici, è apparso nervoso e falloso oltremisura. “Ahi ahi ahi” Walter, Pagliari ha bisogno di te. Una menzione, però, potrebbe portare anche al nome del centrale Filippo Carini, arrivato nel Salento come potenziale titolare, ma rivelatosi una meteora, nonostante le oltre 69 presenze in serie cadetta tra Modena e Padova: troppa concorezza per il difensore di Bazzano per poter diventare protagonista. Verso l’addio. SUPERLATIVO MANNINI, BELVEDERE. LOPEZ SI ARRABBIA DA SOLO.

CENTROCAMPO

Top – Gabriel Sacilotto. MENTE LINDA. Fede infinita, solita dedizione, tanto sacrificio per la squadra giallorossa e per quelli che sembrano essere diventati ormai i colori del suo cuore. Nonostante qualche problema fisico, si assume tutte le responsabilità, senza tirarsi mai indietro. Vero trascinatore, due gol siglati e il brasiliano si dimostra duttile anche quando è stato impegnato nelle prime gare di campionato come centrale difensivo. Promosso a pieni voti.

Flop – Abdou Doumbia. DIAMANTE CHIAROSCURO. L’attaccante franco-maliano viene inserito tra i centrocampisti, perché nonostante l'”apparizione” nel 4-3-3 nel tridente d’attacco nella sua esperienza giallorossa ha sempre giocato come esterno di centrocampo (sia nel 4-2-3-1 che nel 4-4-2.) Un girone d’andata, per l’ex San Marino, di alti e bassi, di partite ben giocate e di dormite plateali in cui spesso e volentieri è sembrato la brutta copia di quel brillante giocatore tanto apprezzato e amato nello scorso campionato. Quattro gol in 17 presenze: Dudù così non va; il Lecce ti aspetta. SPETTACOLARE “SACI”: DOVE LO METTI STA E DOUMBIA FA AMMATTIRE UN PO’ TUTTI.

ATTACCO

TopDavide Moscardelli. BARBA D’ORO. Con 5 gol messi a segno in 17 presenze è il giocatore più proficuo in fase realizzativa tra i giallorossi e, dopo un inizio in sordina, in cui l’ex Bologna ha fatto fatica ad adattarsi alla nuova categoria, è diventando indispensabile per gli equilibri di questo Lecce. Numeri palla al piede da capogiro, grinta da vendere, impegno per la causa e reti che sono state tutte di pregevole fattura. Bomber d’altri tempi, ma il “vecchietto” può ancora crescere.

FlopLuigi Della Rocca. QUANTI RIMPIANTI. Per l’impegno e l’entusiasmo, diventando anche uno dei primi difensori in fase di non possesso, che lui ci mette quando viene schierato in campo, ci si sente quasi in “colpa” ad inserirlo tra i flop. Sicuramente, il 30enne attaccante brindisino ex Cremonese, arrivato nel Salento come prima scelta voluta dall’ormai ex tecnico Franco Lerda e poi relegato spesso e volentieri in panchina, non ha la lasciato il segno nelle 17 gare collezionate, siglando solo un gol nel debutto casalingo contro il Barletta. Deve e può incidere di più, ci sono ancora 20 partite alla fine del campionato e lui ha il carisma e i numeri per diventare protagonista. Allo stregone Pagliari il compito di rompere questo incantesimo. Maledettamente sprecone. LECCE È INNAMORATA DI “MOSCA” E IL BOMBER REGALA PERLE. DELLA ROCCA HA PERSO LA RETTA VIA.

 

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