LerdaISCHIA (di Pierpaolo Sergio) – È un Franco Lerda non certo pimpante quello che dal traghetto che riporta la truppa del Lecce sulla terraferma risponde alle domande dei cronisti leccesi che lo hanno raggiunto telefonicamente. Il tecnico piemontese, finito nel mirino dei tifosi dopo il terzo ko di fila che ha allontanato la squadra giallorossa dalla vetta della classifica, ha analizzato la sconfitta contro i gialloblù dichiarando di non poter imputare nulla sotto il profilo dell’impegno ai propri ragazzi. Per quanto riguarda la sconfitta, si è poi assunto le proprie responsabilità, glissando su possibili strigliate da parte della dirigenza salentina (leggasi minacce di eventuale esonero), affermando di sentirsi sempre sotto esame. Per chi fa il mestiere dell’allenatore, essere messo in discussione fa parte del gioco, ha ribadito. A meno di colpi di scena, Lerda ha confermato che si presenterà puntualmente alla ripresa della preparazione della squadra, già fissata per domenica prossima, 28 dicembre.

Entrando nel dettaglio della gara, il tecnico di Fossano ha puntato l’indice contro la direzione di gara arbitrale, sostenendo che, a suo giudizio, soprattutto il secondo penalty fischiato contro il Lecce è stato per lo meno generoso. Inoltre, rispondendo al perchè la formazione salentina si sia affidata ai lanci lunghi dalle retrovie anziché preoccuparsi di creare gioco palla a terra, la risposta dell’allenatore è stata che, pur non trattandosi di una caratteristica tecnica del suo Lecce, viste le condizioni del terreno disastrate e le ridotte misure del campo per destinazione, si è trattato di una scelta quasi “obbligata” adottata allo stadio “Mazzella“.

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