LECCE (di Italo Aromolo) – Sono passati 52 anni dall’ultima vittoria del Lecce a Foggia ma c’è chi ancora la ricorda come fosse ieri. Riproponiamo la testimonianza di Angelo Maccagni, capitano del Lecce che il 20 maggio del 1962 espugnava lo stadio “Zaccheria” (1-2) e si portava in testa alla classifica del campionato di Serie C quando mancavano solo due giornate alla fine.
Classe ’34 e originario di Bari, Maccagni ha militato nella formazione salentina dal 1955 fino al 1962, collezionando ben 207 presenze al merito di ottavo giallorosso più presente di tutti i tempi.
Ecco il suo ricordo su quel Foggia-Lecce:
“Furono anni importanti, ricordo calciatori come Noè, Frigo, Gambino e i fratelli Luna. Quella stagione, avevamo vinto a Foggia lo scontro diretto per 2-1, quando mancavano due giornate alla fine, ed eravamo andati in testa alla classifica. Di ritorno da Foggia, ci aspettarono a Lecce migliaia di bandiere, tamburi, erano tutti in festa, si credevano già in B. Ricordi indelebili. La domenica dopo, pareggiammo in casa contro il Potenza, una squadra che non aveva nulla da chiedere: nonostante l’inferiorità numerica, loro pareggiarono a 10 minuti dalla fine con un tiro che passò sotto le gambe di tre, quattro nostri giocatori, e ,a quel punto, perdemmo la B. I miei giovani compagni, come i tifosi, si erano eccessivamente montati la testa: fu una delusione terribile.”