Bozzi in azione nel match di Casarano
Bozzi in azione nel match di Casarano

NARDO’ (di Gabriele De Pandis)- La sua voglia di far bene è anche quella del Nardò, alla ricerca di un pronto riscatto dopo gli ultimi risultati in chiaroscuro che hanno indotto il patron Fanuli all’esonero di Walter Monaco. Giuseppe Bozzi, centravanti del Toro, sarà sempre lì al suo posto per firmare a suon di gol le gioie dell’ACD Nardò alla ricerca di un posto nei quartieri alti della classifica del campionato. Il bomber barese, esploso grazie ai 27 gol in 30 partite della stagione 2012-2013 con il Quartieri Uniti Bari, è tornato a militare nella Premier League regionale dopo le esperienze di Lega Pro a Lecce e Martina Franca. In Eccellenza i suoi gol sono sempre stati tanti: oltre all’esperienza piena di gioie con il Quartieri Uniti, si possono ricordare le 27 segnature in 28 match con il Real Metapontino e le 22 reti del campionato 2011-12, speso tra Pisticci e Bitritto.

In settimana la società ha deciso di cambiare la guida tecnica. Walter Monaco è stato sostituito da Nicola Ragno. Quali sono state le tue prime impressioni con il nuovo mister?

“Sinceramente, mi dispiace per l’esonero di Monaco. Non sono mai stato allenato da mister Ragno, ma lo conoscevo per la sua reputazione. È un allenatore che ha vinto tanti campionati, conosce la categoria ed è minuzioso nella cura di ogni particolare tattico”.

Ieri siete stati impegnati nel ritorno della semifinale di Coppa contro il Francavilla, finito 0-1 per gli ospiti dopo il 4-0 dell’andata. È stato un buon esperimento in vista di domenica?

“Si, la partita è andata come doveva andare. Non era assolutamente facile impattare il risultato dopo il 4-0 per loro nel match di andata e, complici anche le nostre squalifiche, è andata così. Secondo me, è stata un po’ una partita senza senso. Non dico che era impossibile rimediare al punteggio dell’andata, ma quasi. Pensiamo a domenica”.

Uno dei "legni" di Bozzi colpiti domenica contro il Trani
Uno dei “legni” colpiti da Bozzi domenica contro il Trani

Il prossimo impegno di campionato vi vedrà opposti al Bitonto. Cosa ti aspetti?

“Il Bitonto è una squadra quadrata, ma noi dobbiamo pensare a fare una bella prestazione ed a vincere per non perdere il treno delle prime posizioni”.

Quel treno che per ora non vi vede protagonisti anche per qualche episodio che non gira nel verso giusto…

“Si, al di là di tutto c’è stata tanta sfortuna, specialmente nelle partite contro Francavilla, Mola e Trani. In casa con i biancocelesti siamo stati puniti ingiustamente dopo aver fatto una bella prestazione, al ‘Caduti di Superga’ un rigore inesistente e la traversa di Di Silvestro ci hanno castigato e con il Trani ancora altri legni, un palo ed una traversa entrambi centrati da me, non ci hanno permesso di segnare prima del rigore finale di Vicedomini. In linea di massima, non credo alla sfortuna, ma in queste partite ci è mancato quel pizzico in più per fare meglio”.

Giuseppe Bozzi
Giuseppe Bozzi

E a livello personale?

“Anche. Dagli spalti tutti possono notare il mio massimo impegno, ma per noi attaccanti è sempre la solita storia: basta il gol per tranquillizzarsi, e la sfortuna mi ha impedito di andare più volte a segno”.

Con Luigi Rana componi una coppia d’attacco tutta barese. Come ti trovi con l’ex biancorosso?

“Con Gigi, di partita in partita, stiamo acquisendo la consapevolezza di far bene migliorando nei movimenti e in tutte le situazioni offensive. Lui è un attaccante di categoria superiore e penso che il nostro attacco sia uno dei migliori in Eccellenza. Sta a noi poi trasformare questi propositi in fatti”.

Bozzi con la maglia del Lecce
Bozzi con la maglia del Lecce

Nella tua carriera hai avuto anche una parentesi nel Lecce. Che ricordi hai dei tuoi sei mesi in giallorosso? C’è anche qualche rimpianto?

“Ho un piccolo rimpianto quando penso alla mia esperienza con il Lecce. Quando sono arrivato, dopo la bella stagione con il Quartieri Uniti Bari, nessuno sapeva chi ero, giustamente. Sul campo, mi sono rimboccato le maniche e, nelle sette amichevoli che abbiamo fatto, ho realizzato otto gol. Non posso rimproverarmi nulla. Sapevo di essere la quinta o la sesta punta, ma in ogni caso questa carta me la volevo giocare. Poi, non so cosa è successo, e non lo voglio sapere, e sono andato al Martina Franca. Lì stavo cominciando a ritagliarmi il mio spazio con mister Bocchini e poi, dopo il suo esonero, il nuovo allenatore Napoli ha preferito optare per i ‘suoi’ uomini in attacco. Il mio rammarico più grande rimane però quello del Lecce”.

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