logo CasertanaLECCE (di Italo Aromolo e Gabriele De Pandis) – Volano sempre più in alto nel cielo variabile del campionato di Lega Pro i falchetti della Casertana, squadra del momento nel torneo di terza serie con l’esaltante ruolino di 4 vittorie nelle ultime 4 partite. Dopo le primissime apparizioni col freno a mano tirato, la compagine allenata dall’ex tecnico del Lecce Angelo Gregucci ha stupito tifosi e addetti ai lavori con un gioco avvolgente e coinvolgente, soprattutto in fase offensiva: le vittorie in serie contro Paganese, Cosenza, Messina e Matera, figlie della pazienza di chi ha saputo gestire i momenti di difficoltà, hanno proiettato i rossoblù al terzo posto in classifica, a questo punto con licenza di volare ancor più in alto rispetto a quella tranquilla salvezza prefissata ad inizio stagione. Il miglior attacco in campionato (13 gol realizzati) e la seconda miglior difesa (6 quelli subiti) sono i presupposti tecnici che, assieme all’entusiasmo di una piazza tornata nel palcoscenico che merita, possono perpetuare il magic-moment dell’ultimo mese. Ed in questo senso, la gara contro il Lecce, valida per l’ottava giornata del Girone C, rappresenterà un validissimo banco di prova per testare la reale consistenza della matricola Casertana: solita favola di inizio stagione o concreta realtà da legittimi quartieri alti? Staremo a vedere: intanto, tra storia recente, rosa a disposizione ed ultime news, conosciamo meglio il prossimo avversario del Lecce.

La storia recente: il fallimento. La storia recente della Casertana ha un che di film già visto nel festival del cinema del Girone C: un passato glorioso con diverse apparizioni in Serie B, un fallimento azzerante che condanna alla ripartenza dai Dilettanti, la lenta risalita per tutte le serie minori e finalmente il ritorno nel calcio che conta con una cavalcata da Oscar. Rispetto ad altre analoghe realtà come Messina, Foggia e Salernitana, la peculiarità della parabola dei Falchetti è tutta in una questione temporale: il fallimento che li ha cancellati dal professionismo è datato nientemeno che stagione 1992/’93, più di vent’anni fa. Allora, la Casertana allenata dall’ex difensore del Lecce Giuseppe Materazzi veniva radiata per problemi finanziario dopo la retrocessione dal campionato cadetto rimediata nello spareggio col Taranto: fu una mazzata terribile per tutto il calcio rossoblù, capace di riemergere in terza serie soltanto nel campionato attuale, dopo un ultimo ventennio di sabbie mobili spartito tra la Serie D (17 partecipazioni) e l’ Eccellenza Campana (2 partecipazioni). L’accelerata verso la Lega Pro è stata impressa dal nuovo proprietario Giovanni Lombardi, che nell’estate del 2012 ha rilevato la squadra trasformandola, a suon di investimenti, in una macchina da promozioni: in due anni sono arrivate le promozioni in Lega Pro Seconda Divisione e, lo scorso anno, quella in Lega Pro Unica da seconda classifica del Girone B . Se è vero che l’appetito vien mangiando, il sogno di quest’anno, non tanto recondito vista la qualità della rosa assortita e le premesse di inizio stagione, potrebbe essere quello di centrare la terza…

Karamoko Cissè
Karamoko Cissè

La Rosa: una squadra completa per sorprendere. La Casertana, fin dai primi giorni di calciomercato, si è candidata al ruolo di outsider del campionato grazie all’entusiasmo di una piazza che ha svolto un ruolo da protagonista nell’ultima stagione di Seconda Divisione. Il presidente Lombardi, dopo aver affidato la panchina a Gregucci, a riprova delle ambizioni di grandeur che si respirano a Caserta, ha costruito una squadra di categoria affiancando tanti giocatori navigati al gruppo che bene ha fatto nella scorsa stagione. Gli acquisti più importanti riguardano l’attacco: Adama Diakitè (ex Padova) e Karamoko Cissè (in Campania dopo anni a Bergamo tra Atalanta e Albinoleffe) compongono un duo d’attacco tutto pepe e ripartenze che finora sta facendo le fortune dei Falchetti, al momento seconda forza del campionato. Nuove sono anche la punte di riserva: Giovanni Ricciardo, 27enne ex Melfi, ed Evangelista Cunzi, arrivato dall’Ischia. A centrocampo, l’acquisto di Ivan Rajcic, classe 1981 reduce da una squalifica di 1 anno e 7 mesi per delle partite truccate ai tempi della militanza nel Bari, compone un interessante duo con il 20enne confermato Simone De Marco, con l’altro senatore ex Bari Davide Carrus (ex Frosinone) a intervenire. Sulle fasce il confermato Angelo Antonazzo, 33enne, vive una seconda giovinezza data la sua duttilità nei ruoli di terzino ed esterno destro, insieme a Francesco Alvino, Nicola Mancino, Agodirin Kolawole, Angelo Chiavazzo, Michel Cruciani e Francesco Marano, tutti confermati in blocco a fronte degli arrivi di Danilo Alessandro (Real Vicenza). Il fiore all’occhiello del centrocampo casertano è pero Marco Mancosu, 26enne ex Benevento che a Lecce si è messo in mostra nelle sfide di campionato tra salentini e sanniti. L’ex Stregone è l’ago della bilancia dello schieramento di Gregucci, poiché può essere impiegato largo a sinistra in un centrocampo a 4 e trequartista centrale nel 4-2-3-1 caro al tecnico di San Giorgio Jonico. Conferme e acquisti anche in difesa. Il portiere Ermanno Fumagalli, insieme ai difensori Riccardo Idda, Francesco Bruno e all’ex Taranto Salvatore D’Alterio, rappresenta lo zoccolo duro proveniente dalla Seconda Divisione. Al gruppo dei confermati si sono poi aggiunti gli arrivi di Michele Murolo dalla Juve Stabia, Gianluigi Bianco dall’Avellino e della coppia Giuseppe Mattera-Fabio Tito dall’Ischia.

tifosi CasertanaLe news: un altro successo per arrivare carichi a molla. Quando si è soliti a dire compattarsi per raggiungere i successi: la Casertana ha costruito il suo ottimo avvio di campionato dopo un esordio così così. Due punti nelle prime tre partite (pareggi con Reggina e Aversa Normanna seguiti dallo stop casalingo contro la Juve Stabia) però si sono rivelati il preludio ad una grande accelerata. La serie di 4 vittorie consecutive ha pian piano permesso la scalata fino alla terza piazza della classifica, a un punto dal duo di testa Salernitana-Benevento. A sigillo di questa condizione smagliante è intervenuta anche la vittoria di mercoledì nell’infrasettimanale di Coppa Italia di Lega Pro, con i rossoblù vittoriosi sulla Lupa Roma per 2-0 con reti delle “punte-bis” Cunzi e Ricciardo. Nel match di Coppa Gregucci ha giustamente operato un turnover quasi totale, con i soli Fumagalli e De Marco potenziali titolari in campo. Senza dubbio, la Casertana cercherà di venire a Lecce sfruttando le ripartenze dei suoi contropiedisti Cissè e Diakitè, sorretti dal tecnicismo di Mancosu a sinistra e dalla sostanza di Antonazzo a destra, perni laterali di un centrocampo dove la coppia titolare pronta a battagliare con Papini e Salvi dovrebbe essere formata da Carrus e Rajcic, entrambi ex Bari, con il primo protagonista di una rete nel derby Lecce-Bari del 16 dicembre 2006, sfida che sancì virtualmente la fine della seconda avventura di Zdenek Zeman sulla panchina del Lecce. Se il tecnico di San Giorgio Jonico dovesse optare per il 4-2-3-1, Mancosu dovrebbe essere il perno centrale di una linea a tre trequartisti con Cissè unica punta, Antonazzo avanzato a destra e uno tra Alessandro e Chiavazzo sulla sinistra. In tal caso il duo di “scudieri” a centrocampo sarebbe formato da De Marco (o Rajcic) e Carrus. La difesa a 4, dogma del credo tattico di Gregucci, sarà composta probabilmente dal duo centrale Murolo-Idda, con Bruno a destra e il terzino con il vizio del gol Bianco a sinistra, elemento già realizzatore di 3 segnature in campionato e temporaneo capocannoniere dei Falchetti.

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