10719155_10203603447419282_726034495_nLECCE (di Carmen Tommasi) – Fiducioso, carico e voglioso di riscattare la brutta batosta di sabato scorso al “San Filippo” di Messina. Il tecnico Franco Lerda, alla vigilia del delicato match casalingo contro la Casertana, sembra non preoccuparsi della “maretta” scoppiata in casa Lecce dopo la debacle in terra siciliana e delle voci di un suo possibile esonero in caso di sconfitta contro gli uomini di Angelo Gregucci, perché è concentrato sull’appuntamento di domani ed è convinto in una risposta positiva dei suoi contro i falchetti, nonostante sia consapevole del momento di forma degli avversari: “Arriviamo molto bene all’appuntamento di domani -spiega l’allenatore piemontese- sia da un punto di vista nervoso che mentale. Ho visto nei ragazzi la voglia di cancellare la brutta parentesi di Messina, perchè abbiamo digerito l’ultima sconfitta e sono fiducioso. Hanno voglia di riscattarsi, conosco questo gruppo dall’anno scorso e mi attendo un risultato positivo, ho visto nei loro occhi la giusta carica e adrenalina”.

Mister, si vocifera di un suo possibile esonero: sta pensando a cosa potrebbe succedere in caso di risultato negativo?
“Io non ho alcun timore: la mia vera forza è il carattere, non perchè sono presuntuoso, ma è semplicemente il mio modo di essere. Non cambio carattere, io sono sempre questo. Sono stato esonerato quando ero nei piani alti della classifica qui a Lecce e ora che ho sette-otto squadre davanti non ci penso, ma questi sono discorsi che fanno parte del mio mestiere. Il mio carattere, ripeto, non lo cancellerò mai, e se qualcuno pensa che sono testa di caz.. lo può anche pensare. Anche due mesi fa ero quello di adesso, l’ho detto anche ai miei ragazzi. Vivo per cercare di fare bene il mio mestiere, in settimana ho pensato solo positivo. Il mio stato d’animo è essere concentrato su quello che devo fare domani, ovvero fare bene con la mia squadra di cui ho estrema fiducia”.

Che squadra è la Casertana?
Vengono da quattro vittorie consecutive, stanno bene e per noi sarà un banco di prova notevole la partita di domani, ma ho molta fiducia nei miei calciatori. Ho visto tre gare della Casertana, con Messina, Matera e Cosenza, ed ho notato una squadra che fa bene le due fasi. Si difende con tanti uomini, quando può non disdegna di fare la partita ed è pericolosa quando attacca gli spazi. Un gruppo che ha fiducia e autostima, perché sono partiti con due punti conquistati in tre partite, ma poi si sono ricompatti e ne hanno vinte quattro di fila. Ho un’idea ben precisa di come giocano e hanno uomini di categoria che attaccano bene gli spazi. Ci sono Adama Diakite e Karamoko Cissé molto abili nelle ripartenze e giocatori in mezzo al campo, come Carris e Rajcic, bravi a gestire la palla. Non sono un gruppo rinunciatario”.

Sta pensando ad un cambio di modulo per il match di domani?
“Qualcosa è inevitabile che si cambi rispetto alla gara di sabato scorso: Lopez è squalificato per due turni e Abruzzese ha recuperato da poco. Come dico sempre, però, non conta chi scende in campo, ma come ci si approccia alla gara”. 

Come si spiega il fatto che la sua squadra in casa faccia molto meglio che in trasferta?
“Il dato oggettivo fino a questo momento dice che nelle gare casalinghe siamo usciti sempre con i tre punti (tre vittorie su tre, ndr). Quando giochiamo al Via del Mare abbiamo delle pressioni positive, che ti portano ad essere più attento, più concentrato. Tutto questo è mancato nelle due gare in trasferta dove siamo stati sconfitti. Quando giochiamo in casa sentiamo di  dover stare sul pezzo, proprio quello che ci è mancato a Messina, in cui abbiamo peccato in concentrazione e lucidità. Ci è mancata quella sana paura e quell’adrenalina che abbiamo tra le mura amiche. Domani dobbiamo stare sereni, tranquilli, avere consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi: essere carichi, ma non troppo, perchè nemmeno quello fa bene”.

Tre espulsioni, Donida, Salvi e Lopez, nelle ultime sette partite: il suo è un gruppo che risponde alle provocazioni degli avversari o è troppo nervoso?
“Se consideriamo il punto di vista oggettivo dei numeri, il Lecce sembra una squadra pazza e isterica, ma non si può dire che sia una formazione nervosa: domenica in quel momento non dovevamo farci provocare e Lopez lo sa che ha sbagliato. La mia, però, non è una squadra che se le fai un ‘pizzicotto’ reagisce, ma è chiaro che nei momenti particolari della gara non dobbiamo accettare le provocazioni che possono far parte del gioco. Le tre espulsioni, se analizzate in maniera adeguata, possono far vedere il fatto che sono state solo momenti particolari di gioco”.

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