LECCE (di M. Cassone) – Romeo Papini ospite a Leccezionale TV, nella puntata andata in onda ieri sera su Telesalento, ha risposto alle domande dei telespettatori e dei conduttori, parlando a 360° del “suo” Lecce. Il forte centrocampista laziale è oramai leader sia in campo che fuori, e anche per i tifosi è diventato uno dei punti di riferimento, uno su cui contare sempre per il grande impegno; il “Papo” come lo chiamano i compagni o “il professore” per il Presidente Savino Tesoro è uno che quando esce dal campo lo fa sempre con la maglia sudata. Vedendolo all’opera, mentre comanda il centrocampo, viene spontaneo chiedersi come mai, con le sue doti, non giochi in serie A.
VITTORIA COL BARLETTA – “È stata una bella vittoria – ha detto Papini – contro una squadra ben organizzata e più forte del Barletta che affrontammo l’anno scorso. Non è stato facile ma alla fine abbiamo incamerato i tre punti. Dovevamo chiudere la partita prima, abbiamo avuto circa cinque occasioni per poterlo fare. L’espulsione di Donida ha complicato un po’ le cose ma alla fine abbiamo vinto”.
MATERA – “Dobbiamo mantenere la giusta concentrazione, non sarà facile, il Matera è una bella squadra. Quest’anno il campionato sarà ancora più insidioso, noi però dobbiamo giocare per vincere perché secondo me siamo la squadra più forte, oltre noi vedo bene attrezzati il Catanzaro, il Benevento e la Salernitana. Non dobbiamo sottovalutare nessuno e dobbiamo impegnarci dal primo all’ultimo minuto”.
GRUPPO – “I nuovi compagni sono tutti dei bravi ragazzi. Moscardelli? Davide è una persona umilissima, non è un divo anzi è un antidivo. Io Capitano? No assolutamente no, abbiamo un grande capitano sia in campo che fuori, è Fabrizio Miccoli. Noi siamo un gruppo, siamo un grande gruppo e io darò sempre il mio apporto e suderò per la maglia fino alla fine. I tifosi voglio che parlando di me dicano che ho dato tutto in campo”.
CAMBIO DI MODULO – “Negli ultimi due giorni il mister ci sta facendo provare il 3-5-2, anche perché a Matera non avremo terzini destri, Donida è squalificato, Diniz e D’Ambrosio non sono ancora pronti. Per me va bene giocare anche con questo modulo, dove però agisco come mezzala e devo inserirmi e cercare di più la porta. Il modulo che preferisco di più io? L’importante è scendere in campo però se devo dire quello che mi piace di più, dico il 3-4-3 dove comunque a centrocampo c’è il blocco dei due incontristi con le due ali”.
FUTURO – “Pensando al mio futuro, non ho mai pensato di diventare allenatore, perché entrare nella testa di 30 persone la vedevo come una missione proibitiva; il ruolo che nell’immaginario mi piaceva ricoprire è il Direttore Sportivo. Ultimamente però sto pensando spesso che potrei anche tentare di fare il mister – poi ha concluso con il più bello degli auspici per i tifosi giallorossi – Ora però dobbiamo vincere il campionato, questo è il futuro più vicino”.