APRILIA (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lupa Roma-Lecce, esordio stagionale in Lega Unica Pro per i salentini, vedono la rimaneggiata formazione giallorossa tornare a casa con una sconfitta che lascia molto amaro in bocca e che le numerose assenze lamentate dalla squadra di mister Franco Lerda a stento possono giustificare. L’eurogol segnato a metà del primo tempo da Stefano Salvi ha illuso oltremodo la truppa giallorossa che, nella seconda frazione di gioco, è calata vistosamente, offrendo il fianco agli uomini dell’ex Alessandro Cucciari, abili a sfruttare la freschezza dei subentrati e mettere ko un Lecce col fiato troppo corto, ormai alle corde e che aveva tirato troppo presto i remi in barca. Deludono le prove di Moscardelli, Carrozza e Della Rocca, mentre Petrachi evita un passivo ancor più severo neutralizzando diverse occasioni da gol dei padroni di casa. La rimaneggiatissima difesa regge solo un tempo agli attacchi dei laziali e nel finale cede le armi, palesando ovvi limiti di concentrazione, esperienza e tenuta fisica. Ricomincia, insomma, com’era finito il precedente, ossia male, il campionato per il Lecce che aveva versato calde lacrime in quel di Frosinone nella finalissima dei play-off e che torna ancora dal Lazio a mani vuote, ma stavolta la consolazione è che davanti c’è un’intera stagione da affrontare e le assenze lamentate oggi, a breve saranno colmate.
1. PETRACHI: Una sbavatura in avvio di match poteva costare il gol al portiere salentino fresco di rinnovo del contratto, ma si rifà alla grande compiendo almeno quattro interventi salva-risultato e dimostrando di essere sempre all’altezza delle attese di mister, società e tifosi. VOTO: 7
2. DONIDA: L’ex terzino del Cuneo si destreggia nel primo tempo con sufficiente disinvoltura sulla fascia destra di sua competenza. Copre le incursioni avversariee si propone in avanti a dar man forte al compagno che di volta in volta agiva in posizione più avanzata rispetto a lui. Nella ripresa il calo è stato però netto ed è andato in barca pure lui nell’1-2 laziale che ha deciso il match. VOTO: 5
3. RULLO: Mette la sua esperienza al servizio della squadra tamponando lungo la fascia sinistra e spingendosi in attacco nelle ripartenze. La condizione fisica non è però ottimale e lo dimostrano i crampi di cui è vittima in chiusura di gara. Si perde l’avversario in occasione dell’1-1. VOTO: 5
4. PAPINI: Con la fascia da capitano al braccio e da romano ci teneva particolarmente a fare bella figura nella sua terra. Lotta con agonismo e si disimpegna come sa in mezzo al campo ma poco può quando c’è da costruire gioco e provare a recuperare il risultato. VOTO: 6
5. SACILOTTO: “Sacrificato” per cause di forza maggiore nel ruolo di difensore centrale, il brasiliano mette a disposizione dei compagni la sua visione di gioco agendo anche da registra arretrato. In queste giornate di emergenza per le squalifiche e gli infortuni, il suo contributo risulta prezioso, ma le lacune strutturali e mentali che costano le due reti al passivo pesano oltremodo. VOTO: 5
6. CARINI: È nel gruppo giallorosso solo da poche ore ma ha dato per tre quarti del match l’impressione di essersi già integrato. Affianca Sacilotto e lo aiuta a disinnescare gli attacchi della Lupa Roma fino a venti minuti minuti dalla fine poi si spegne insieme a tutta la retroguardia in un clamoroso black-out generale. VOTO: 5
7. CARROZZA: Il gallipolino fa a lungo la spola tra la fascia destra e quella sinistra, scambiandosi di ruolo con Doumbia. Mette in mezzo palloni invitanti per l’attacco giallorosso e fornisce l’assist per il gol di Salvi. Alla distanza cala vistosamente e non dà la sensazione di essere al top della condizione. VOTO: 5.5
8. SALVI: Il motorino del centrocampo del Lecce e l’ultimo ad alzare bandiera bianca. È suo il gran gol da circa 25 metri che illude i giallorossi e che fa immaginare un avvio di torneo diverso dall’anno scorso quando, anche allora come oggi, era uno dei migliori in assoluto tra i salentini. VOTO: 7
9. DELLA ROCCA: Lotta e sgomita cercando la giocata vincente ma l’unica vera palla-gol che gli capita tra i piedi la spreca facendosi sporcare la conclusione da un difensore avversario ce lo recupera. VOTO: 5.5
10. MOSCARDELLI: Il “bomber” disputa un primo tempo incoraggiante in cui sfiora la gioia della marcatura personale e dialoga spesso e volentieri coi compagni di reparto. Nella ripresa si eclissa e non dà man forte al velleitario forcing della squadra giallorossa che inseguiva almeno un pareggio. VOTO: 5.5
11. DOUMBIA: La “freccia nera“, oggi orfana del collega Lopez con cui forma un formidabile asse sulla fascia sinistra, è apparso lento, svogliato e con le polveri bagnate. A lungo impegnato sull’out destro dimostra di non gradire troppo la posizione in cui viene schierato e neppure i continui cambi di fronte con Carrozza lo aiutano a trovare il bandolo della matassa. VOTO: 5
16. ROSAFIO: Pochi minuti in campo e poche chance per ripetere la bella prova offerta in Coppa Italia col Foligno. S.V.
18. MICCOLI: Entra a 10 minuti dalla fine dell’incontro per tentare la disperata rimonta dello svantaggio. Ci prova in un paio di occasioni ma con iniziative frutto più della esasperata ricerca del gol impossibile che della lucida scelta della giocata da fare. Almeno ci prova e cerca di dare la scossa ai compagni rimasti alle corde dopo le due reti ravvicinate della Lupa Roma pur predicando nel deserto. VOTO: 6
All. G. CHINI: Probabilmente i cambi andavano fatti prima e non per tamponare l’emergenza dello svantaggio, per tentare cioè di dare un po’ di ossigeno alla squadra nelle fasi culminanti del match. L’emergenza era ardua da fronteggiare. Regalare una potenziale squadra di possibili titolari è un lusso che nessun club si può permettere. Figurarsi per il Lecce in Lega Pro. VOTO: 5