LECCE – Si chiama “Ice bucket challenge” (sfida a secchi d’acqua gelida) ed è una dilagante “moda” che si sta diffondendo sui principali social network per raccogliere fondi per la ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica. I risultati della raccolta di fondi sono notevoli: 31 milioni e mezzo di dollari raccolti in circa un solo mese dall’avvio della campagna di sensibilizzazione e mobilitazione.
Il nobile scopo non è stato così recepito dai milioni di utenti che, come per magia, hanno visto pubblicati sui profili di vip di tutto il mondo, Italia compresa, dei video in cui i protagonisti si versano addosso dei secchi di acqua fredda per incentivare la beneficenza in favore della ricerca su una delle più subdole malattie che colpiscano l’essere umano. La SLA è costata la vita a numerosi ex calciatori italiani, uno per tutti è Stefano Borgonovo, che era il paladino della lotta alla malattia genetica degenerativa.
E così, dopo che il web è stato sommerso di filmati in cui personaggi tra i più noti ed appartenenti alla più svariate categorie si infliggevano delle improvvisate docce, l’opinione pubblica ha iniziato a comprendere il perché della comparsa di quei video diventati ben presto “virali”. Personalità del mondo della politica, degli affari, dello sport, della finanza e dello spettacolo si fanno immortalare mentre una cascata di acqua fredda gli si versa addosso da capo a piedi. Tra questi non sono voluti mancare all’appello perché “nominati” da altri personaggi il calciatore del Real Madrid, Cristiano Ronaldo, l’ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, il magnate della Microsoft, Bill Gates e l’inventore di Facebook, Mark Zuckerberg.
In Italia, è toccato a Fiorello (che ha coinvolto il premier Matteo Renzi), i cantanti Laura Pausini e Jovanotti ed alla show-girl Belen Rodriguez sottoporsi alla “tortura” e poi dare il via ad un passaparola che sta invadendo le bacheche di milioni di persone contrassegnato dall’hashtag #alsicebucketchallenge.