LECCE – E’ tutto pronto per la la festa patronale in onore dei Santi Patroni della città di Lecce Oronzo, Giusto e Fortunato. Questa mattina, nel Palazzo Arcivescovile in piazza Duomo, monsignor Domenico D’Ambrosio, arcivescovo metropolita di Lecce, Paolo Perrone, sindaco di Lecce, il presidente del Comitato Feste Patronali, Gianni Renna, il consigliere comunale delegato all’organizzazione delle Feste Patronali, Rocco Ciardo e don Damiano Madaro hanno presentato il programma ufficiale civile e religioso dei festeggiamenti.
I PRINCIPALI APPUNTAMENTI – Come tradizione vuole, sono alcuni immancabili eventi a scandire la tre giorni di feste e riti religiosi. Il 24 agosto, dopo la celebrazione della Santa Messa delle ore 19:30, si svolgerà la solenne processione delle statue dei tre compatroni per le vie del centro; a seguire, alle ore 20:45, avverrà l’inaugurazione della festa patronale con l’accensione delle luminarie; il 25 agosto, alle ore 19:00 ci sarà in Cattedrale la concelebrazione con l’offerta dell’olio che arde perennemente in onore dei Santi; il 26 agosto, alle ore 11:00 nel Duomo di Lecce si celebrerà il Solenne Pontificale presieduto da Mons. Marcello Semeraro, arcivescovo di Albano e Segretario del Consiglio dei Cardinali; alle ore 00:30 è infine in programma lo spettacolo di fuochi pirotecnici che si terrà in contrada Masseria Grande.
“Questa non è una festa di un solo giorno”, ha precisato l’Arcivescovo Domenico D’Ambrosio ricordando che l’undena ha preso il via lo scorso 16 agosto in Cattedrale e si chiuderà il 27 agosto con la celebrazione eucaristica di ringraziamento, “un percorso grazie al quale abbiamo voluto coinvolgere l’intera Diocesi di Lecce”.
“E’ una festa – spiega monsignor D’Ambrosio – che affonda le radici nella fede cristiana: all’origine di tutto, infatti, c’è il martirio di Sant’Oronzo. La dimensione religiosa è sicuramente importante, ma questi giorni diventano anche l’occasione per un momento di gioia e di accoglienza reciproca”. L’alto prelato ha promesso un’attenzione particolare alla Chiesa di Sant’Oronzo Fuori le Mura, con l’auspicio che possa diventare “un luogo di incontro e di preghiera”.
“Questa è la festa di Lecce e dei leccesi – ha affermato il sindaco Paolo Perrone – in virtù di un rapporto millenario con la Chiesa e la fede cristiana. Ed è una festa che rinnova, di anno in anno, il senso di appartenenza ad una comunità. Un rituale immancabile che coniuga perfettamente religiosità e mondanità al quale nessun leccese intende sfuggire. Perché ce lo hanno insegnato i nostri padri e perché noi lo tramandiamo ai nostri figli affinché questa tradizione possa continuare a perpetuarsi. Vorrei fare solo una raccomandazione ai cittadini e ai turisti che in questi giorni affollano le vie del centro cittadino: questa è una città bellissima, ma delicata: viviamo allora con gioia questi giorni di festa ma nel rispetto delle cose e dei luoghi, il decoro urbano è fondamentale”.
“La nostra città – aggiunge il consigliere comunale delegato all’organizzazione delle Feste Patronali, Rocco Ciardo – ritrova i suoi Santi protettori per celebrarne il sacrificio e commemorarne così il martirio e la morte in un clima di festosa gioia che rende a tutti noi il valore autentico della consolazione della pace”.
“La festa – conclude Gianni Renna, presidente del Comitato Feste Patronali – assume un alto valore: è lo strumento privilegiato che consente di trasmettere nei secoli il senso della fede, il valore della tradizione”.
La solennità dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato rappresenta un momento fondamentale per la città di Lecce, un momento in cui si esprime appieno il senso stesso dell’intera comunità. Proprio nell’ottica di rafforzare ulteriormente il senso di comunità, l’Arcidiocesi di Lecce, il Comitato Promotore della Candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura 2019 e l’associazione POIESIS che da anni organizza il Sound Makers Festival hanno deciso di offrire anche per quest’anno il servizio di interpretariato in Lingua dei Segni italiana durante il Solenne Pontificale del 26 agosto. Offrire il servizio di interpretariato in LIS permetterà così alle persone sorde di poter partecipare attivamente al momento più importante della festa dei Santi Patroni, dando così ulteriore segno di concretezza al senso di comunità nella direzione del sostegno del più equo godimento dei diritti da parte di tutti.