foto-3SQUINZANO (di Carmen Tommasi) – Dalla fredda Cuneo alla calorosa Lecce per crescere, maturare e per conquistare, si spera, la tanto desiderata serie B. Il 22enne terzino destro Nicolò Donida, all’occorrenza anche sinistro, racconta ancora emozionato l’esordio casalingo di domenica scorsa in Coppa Italia con il Foligno: “Avevo giocato al Via del Mare due anni fa, ma da avversario con il Cuneo. Giocarci con la maglia del Lecce è tutt’altra cosa, è stata una forte emozione. Nella mia carriera non ho mai giocato in una piazza come Lecce, con dei tifosi -spiega il difensore di Cremona- come quelli che erano sugli spalti domenica scorsa, è stato tutto molto bello. Mi devo abituare a questa tipo di calore, è bellissimo che sia così, perchè questo ti spinge a dare di più. A Cuneo ero abituato ad un tifo un po’ più leggero”.

Quella con i dilettanti  umbri al primo turno di Coppa Italia è stata una vittoria facile?

“Con il Foligno, andando oltre il risultato, abbiamo disputato una buonissima prestazione, anche perchè abbiamo cercato di mettere in pratica ciò che ci aveva chiesto il mister e, a tratti, ci siamo riusciti. Già dal ritiro di Saint Vincent lavoriamo su certi movimenti ed in alcuni sviluppi dell’azione, anch’io mi muovo senza palla per creare spazi e cambi di gioco”.

Qual è il suo ruolo in campo?
“Sono un destro naturale, ma all’occorrenza gioco anche a sinistra e negli ultimi anni ho giocato più sull’out sinistro che su quello destro. Può sembrare un paradosso, ma è così (sorride, ndr). Questo per me sarà un anno cruciale, mi è stata data la possibilità di giocare accanto a tanti campioni e giocatori di categoria superiore. Non mi pongo degli obiettivi perchè sarebbe stupido, ma mi metto a disposizione della squadra e del mister, cercando di carpire qualcosa dai calciatori più esperti in ogni allenamento e di ‘rubare’ qualcosina da loro“.

Quanto pesa l’infortunio al retto femorale della coscia sinistra a capitan Fabrizio Miccoli?
“Fabrizio stava benissimo fisicamente e adesso non sappiamo ancora bene l’entità dell’infortunio. Speriamo solo di averlo con noi prima possibile, perché è chiaro che lui ‘regala’ qualcosa di più a tutta la squadra”.

Qual è la forza di questo Lecce?
“Sono uno degli ultimi arrivati, ma l’intesa e l’affiatamento tra di noi sono già buoni, poi certamente si migliorerà con il passare del tempo. Prima del mio arrivo avevo sentito dire che la vera forza della squadra era il gruppo e una volta dentro l’ho potuto constatare di persona. I giocatori che erano qui già dallo scorso anno mi hanno accolto benissimo e questa è una delle cose più positive del mio arrivo a Lecce. C’è coesione e compattezza”.

Sabato prossimo ci sarà il secondo turno di Tim Cup: che partita si aspetta?
La gara di sabato prossimo con lo Spezia sarà ancora più importante della precedente, che comunque non andava sottovalutata, perché sarà contro un avversario blasonato, la prima vera partita che ci farà capire di che pasta siamo fatti”.

 

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