Campi Salentina (Le) – Il connubio tra la Fondazione Città del Libro e l’Assessorato alla Cultura di Campi Salentina vede la nascita, dopo il successo della Notte Bianca della Cultura, di una serie di incontri con autori di importanti romanzi. Il primo appuntamento è col giornalista Antonio Caprarica, Salentino doc, corrispondente per la Rai nel mondo che presenterà il suo libro dal titolo “Il Romanzo dei Windsor – Amori, intrighi e tradimenti in trecento anni di favola reale”.
“La galleria di personaggi che incontrerete in questo libro sono così eccessivi nei difetti, nell’accanito inseguimento del piacere, nelle svergognate eccentricità da fornire materiale più al romanziere che al saggista. E confesso di averli raccontati soprattutto con questo spirito” – Sottolinea l’autore.
Oggi alle ore 20, nei Giardini di Casa Prato, nel centro storico cittadino, l’autore presenterà il romanzo edito da Sperling&Kupfer nell’incontro moderato dalla giornalista e scrittrice Luisa Ruggio che vedrà un parterre de rois con il Presidente della Fondazione Città del Libro, Fabio Sirsi e il Magistrato Alfredo Mantovano con cui dialogherà l’autore.
“In occasione del ventennale della rassegna organizzata da fondazione Città del Libro, vogliamo ripartire dal territorio e dalle sue illustri personalità. Non è una questione di campanilismo – sottolinea Fabio Sirsi – ma lo scatto d’orgoglio con il quale vogliamo comunicare che, Campi Salentina può e deve tornare ad essere un punto di riferimento culturale per il Salento, per la Puglia e per il Meridione d’Italia, abbracciando appieno l’intero Bacino del Mediterraneo. Partiamo, dunque, da Antonio Caprarica, nativo di Lecce, per avviare un percorso che si concluderà il 14 dicembre con la Rassegna Internazionale. La manifestazione – conclude il Presidente Sirsi – sarà, infatti, caratterizzata quest’anno dalla valorizzazione dei nostri concittadini più prestigiosi e conosciuti nel Mondo”.
LA TRAMA – Se il buon nome e il successo della monarchia britannica dipendessero dalla gloria degli antenati, Elisabetta II rischierebbe di trovarsi a mal partito: nessuno infatti ha lavorato più alacremente di molti suoi predecessori a demolire l’immagine della dinastia. Seguendo a ritroso l’albero genealogico dell’attuale regina, ci si imbatte in una serie di veri campioni di dissipatezza e follia. Donnaioli incalliti ricattati dalle amanti come Edoardo VIII, che abdicò per sposare l’americana Wallis Simpson, o Edoardo VII, al quale la madre, la solida e severa regina Vittoria, indirizzava inutilmente accorati richiami al dovere. Genitori sadici come Giorgio I, il re arrivato all’inizio del 1700 dal principato di Hannover, che sfrattò il figlio e la nuora separandoli dai loro bambini, e lo stesso figlio maltrattato che, diventato re Giorgio II, riservò il medesimo trattamento al suo primogenito ed erede. Scialacquatori di ricchezze come Giorgio IV, da giovane bello e raffinato come il principe delle favole, che per ripianare i suoi debiti fu costretto alle nozze con una donna che gli ripugnava. Per fortuna, fra sordide guerre dinastiche e scandali di letto spuntarono anche matrimoni fortunati e figure capaci di garantire la stabilità e il successo della monarchia: come quella di Elisabeth Bowes Lyon, l’indimenticabile regina madre – volontà di ferro dietro il sorriso soave – che conquistò non solo il cuore del balbuziente e incerto Giorgio VI, ma anche l’affetto dell’intera nazione. Il romanzo dei Windsor racconta la storia e i segreti della più amata e longeva famiglia reale: una saga costellata di colpi di scena e personaggi memorabili che rivivono, inaspettatamente intriganti, grazie alla penna brillante e allo sguardo divertito dell’anglofilo autore.
L’AUTORE – Antonio Caprarica (Lecce, 1951), giornalista e scrittore, è stato commentatore politico dell’Unità e poi condirettore di Paese Sera. Tra il 1988 e il 2006 è stato successivamente a capo delle sedi di Corrispondenza della RAI a Gerusalemme, al Cairo, a Mosca, Londra e Parigi. Dopo tre anni a Roma come direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai, dal 2010 è tornato a dirigere la sede RAI nell’amata Londra fino al dicembre 2013. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato Dio ci salvi dagli inglesi… o no!? (2006, Premio Gaeta per la letteratura di viaggio), Com’ è dolce Parigi…o no!?(2007), Gli italiani la sanno lunga…o no!?(2008), Papaveri & papere (2009), I Granduchi di Soldonia (2009), C’era una volta in Italia (2010), Premio Fregene Speciale per il 150° dell’Unità), La classe non è acqua (2011), Oro, argento e birra (2012), Ci vorrebbe una Thatcher (2012) e il romanzo La ragazza dei passi perduti (con Giorgio Rossi, 1986 e 2006). E’ vincitore di prestigiosi premi di giornalismo, fra i quali Ischia, Fregene, Frajese, Val di Sole, Barocco.