LECCE (di Italo Aromolo) – Non sarà il mercato dei nomi da sogno e dei numeri a sei cifre, ma resta pur sempre quella incontrollabile variabile che scrive il destino dei campionati ancor prima che prendano inizio. Il calciomercato di Lega Pro entra nel vivo e con l’avvicinarsi dello start-up stagionale (fissato per domenica 31 agosto) iniziano a delinearsi organici e valori delle compagini del futuro. Nel gioco delle parti del probabile girone C, non manca nessuno: i conservatori, che hanno mantenuto in toto l’ossatura della rosa dell’anno scorso (vedi Lecce e L’Aquila); i rivoluzionari, alle prese con una miriade di mercanteggi volti ad allestire una squadra di soli volti noti (vedi Catanzaro, Juve Stabia e Salernitana); i ricchi signorotti, che hanno fatto la spesa nel salone extra-lusso per puntare a vincere il campionato (Benevento su tutti); e i poveri plebei (ahinoi, la stragrande maggior parte delle squadre) che, in preda a ritrosie da crisi economica, si sono limitati a prestiti gratuiti e acquisti a costo zero per garantirsi una tranquilla salvezza.

In tre puntate, riassumeremo questi primi mesi di calciomercato, illustrando i principali colpi delle prossime rivali del Lecce di mister Franco Lerda.

Curva Benevento striscioni vs LegaBenevento, che armata di streghe. Dopo una stagione piuttosto anonima e rimasta incompiuta alla lotteria dei play-off, il Benevento prova ad alzare l’asticella degli obiettivi: un presidente che ha ritrovato la fame di vittorie come Oreste Vigorito ha letteralmente corazzato la compagine giallorossa, che, acquisti alla mano, non esitiamo a definire degna di categoria superiore. E proprio dalla serie cadetta provengono le nuove forze degli Stregoni: il confermato tecnico Fabio Brini potrà contare sull’esperienza di due ex Bari come Alessandro Marotta (reduce da una brillante esperienza in prestito in quel di Grosseto) e Andrea De Falco (60 presenze in B con i “galletti”), ma anche e soprattutto sulla mentalità vincente dei due veri top-player del mercato campano, entrambi artefici della cavalcata-promozione del Perugia dello scorso anno: parliamo del bomber Umberto Eusepi (13 gol in 30 partite nell’ultima stagione) e del difensore goleador Gennaro Scognamiglio (4 gol in 30 presenze).

Salernitana_Logo-300x336Salernitana e Catanzaro: revolution. Sliding doors per due società ambiziose e al contempo deluse come Salernitana e Catanzaro. Ai granata spetta l’Oscar per il miglior acquisto della Lega Pro, Denilson Gabionetta: l’estroso centrocampista classe ’85, che in passato ha fatto le fortune del Crotone in Serie B, ha lasciato il suo Parma per giungere (in prestito) alla corte del neo-tecnico Mario Somma. Alle dipendenze di Lotito, lo hanno seguito Maurizio Lanzaro (32 anni, storico capitano della Reggina con un passato nella Liga Spagnola), Manolo Pestrin (35, ex Ascoli e Cesena) e Alberto Bianchi (33, oltre 200 presenze in Lega Pro), tre evergreen che contribuiscono a far lievitare ulteriormente quell’età media già ai limiti del possibile nello scorso torneo.

Moriero a CatanzaroMolto attivo anche il Catanzaro di mister Francesco Moriero. Nel carrello degli acquisti del patron Giuseppe Cosentino ci sono rinforzi in ogni reparto per il 4-4-2 dell’ex golden boy del calcio leccese: in difesa, il giovane Luca Ricci (25), temprato da un anno di Cadetteria con la maglia del Varese; a centrocampo, l’ex Perugia Manuel Daffara (25), al rientro dopo l’inedita avventura estera nella Serie B portoghese; e in attacco, direttamente dal Lanciano delle meraviglie che ha sfiorato la Serie A, il francese classe ’85 Mohamed Fofana. Senza dimenticare quel Dario Barraco (28) che in Salento ha lasciato intravedere numeri d’alta scuola pur non riuscendosi ad esprimere al meglio delle proprie possibilità. Al netto della qualità degli acquisti, ad ogni modo, su entrambe le compagini pendono forti dubbi se e come i due allenatori riusciranno ad assemblare (in così poco tempo) i tanti nuovi arrivati in un unico ingranaggio oliato alla perfezione già dalle primissime partite.

Le possibili outsider: Casertana, Matera e Messina. Un mercato da incorniciare, invece, per tre matricole con il physique du role per rivelarsi sorprese del campionato. Il Messina, forte di un assetto societario che vede figure del calibro di Pietro Lo Monaco nelle vesti di presidente, ha virato su pochi innesti chirurgici per puntellare l’organico che ha dominato l’ultimo campionato di Seconda Divisione: l’usato sicuro di Sasa Bjielanovic (l’ex Lecce, approdato dal Varese, vanta oltre 40 gol in Serie A), la corsa a tutto campo di Alex Benvenga (terzino destro originario di Gallipoli, anch’esso in arrivo dal Varese) e la fantasia esotica di Andrès Pàez (l’attaccante venezuelano, nato nel 1990, si è messo in luce nel massimo campionato del proprio paese).

La campagna acquisti della Casertana, invece, punta tutto sull’esperienza: fanno quasi 100 anni in tre i neonati “falchetti” Davide Carrus, ex metronomo di Frosinone e Bari, Ivan Rajcic, altrettanto nota vecchia conoscenza barese, e Karamokò Cissè, attaccante guineano che si trasferisce in Campania dopo ben 5 anni di militanza nell’AlbinoLeffe.

stadio MateraSorprende ancor di più un’altra neopromossa come il Matera, indubbiamente il club – insieme al Benevento – che ha tratto i maggiori benefici da questa sessione di calciomercato estiva: la squadra che fu del tecnico di Maglie, Antonio Toma, ha battuto la concorrenza di mezza Lega Pro per due talenti cristallini come Giuseppe Madonia, esterno d’attacco 31enne dai gloriosi trascorsi trapanesi, e Matìas Cuffa, centrocampista argentino tuttofare e vecchia icona di un Padova che non c’è più. Nuova linfa anche tra i pali: il giovane portiere Paolo Baiocco, finito sotto accusa a Benevento per una serie di incertezze che hanno segnato la stagione campana (tra cui quella contro il Lecce nella gara di ritorno dei quarti di finale dei play-off), ha scelto la città dei Sassi per rilanciarsi nel grande calcio.

[CONTINUA…]

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