buffonitalia2Gigi Buffon è impietrito dopo la sconfitta che ha sancito l’eliminazione dell’Italia. Il suo non è un addio soltanto al mondiale ma potrebbe esserlo anche alla nazionale per problemi anagrafici, è deluso, molto deluso: “È un fallimento, sono triste per la squadra e per la Nazione. Ora dovremo fare tutti un bell’esame di coscienza. Sono molto triste per noi come movimento calcistico, come gruppo, come singoli giocatori e come Nazione. È il giorno di un fallimento, inutile negarlo o girarci intorno. C’è solo frustrazione, avevamo cominciato bene e poi alla fine ci siamo scontrati con la dura realtà. Siamo usciti meritatamente.

Poi in preda all’amarezza spara a zero contro i giovani: “Quello che si pretende è la massima serenità di giudizio da parte di tutti, spesso si sente dire che c’è bisogno di ricambi, che Buffon, Pirlo, De Rossi, Chiellini e Barzagli sono vecchi, la verità è che quando c’è da tirare la carretta, questi sono sempre in prima fila. Bisogna rispettare un po’ di più loro, non per quello che sono stati, ma per quello che ancora rappresentano. In campo bisogna fare, e non basta il potrebbe fare o magari il farà. In campo si vede chi c’è. E chi non c’è non c’è”.

 Infine, parla dell’arbitro: “Gli ho detto che stava perdendo la testa: l’espulsione di Marchisio, in una gara così delicata, è stata eccessiva. Il morso di Suarez poteva anche non essere visto, non è quello il problema, ma l’espulsione è stata avventata”.

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