Savino Tesoro
Savino Tesoro

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Il popolo leccese ha un cuore caldo e grande; i tifosi del Lecce hanno bisogno di atti d’amore più che di risultati eclatanti. I veri tifosi del Lecce sono quelli che hanno convinto Savino Tesoro a rimanere al timone del sodalizio di Piazza Mazzini ed a riprovare, ancora una volta, a scalare il monte arduo della Lega Pro.

“Ha inciso molto il fatto che io, dopo Frosinone, sia ripartito subito ed abbia fatto sosta in un autogrill vicino Caserta. Ero triste e scoraggiato quando centinaia di tifosi giallorossi si sono avvicinati e mi hanno dato forza e coraggio; nessuno di loro imprecava per la mancata promozione perché hanno capito che i ragazzi avevano dato tutto. È proprio grazie a loro se io sto ancora qui, grazie ai tifosi che quest’anno non ci hanno mai abbandonato, pur in 4.000 hanno fatto sentire tutto il loro calore ed attaccamento alla squadra. È stato determinante per me vedere tutte quelle persone che stavano vicine sia a me, che alla mia famiglia”.

Ha gli occhi lucidi il presidente quando racconta e si racconta anche se ha sempre la battuta pronta. Eppure, la sua famiglia a Lecce non è stata di certo accolta con i tappeti rossi, né trattata in guanti bianchi e sono state tante le critiche (spesso spropositate) che hanno dovuto sopportare con pazienza ed educazione; ma loro, Savino e Maria Tesoro, hanno reso più umano il calcio a Lecce, si sono avvicinati ai tifosi “regalando” di fatto la squadra alla città, e sempre disponibili con tutti e tutto hanno continuato a crederci.

Oggi, il patron dell’U.S. Lecce ha aperto la conferenza con i giornalisti che si è tenuta al “Via del Mare” con un duro sfogo, richiamando quella parte di stampa locale che è stata alquanto ostile in questi due anni di guida del club da parte del gruppo Tesoro.

“Alla stampa dico che ora bisogna ristabilire un po’ di ordine; io sono ignorante e quindi, per fortuna, non leggo tutto, ma di quello che leggo posso dire che anche tra di voi (giornalisti) ci sono ignoranti che scrivono cose non vere. Un conto è la critica sana e costruttiva, un conto è attaccare a prescindere il nostro operato. A voi che tutto sapete dico di farvi avanti e di darci qualche consiglio, magari metteteci anche 100, 50, 20 euro… ma sono certo che nessuno dirà nulla, né ci metterà denaro di tasca propria. E’ facile criticare senza rischiare in proprio. Metterei qualcuno di voi per un solo giorno al mio posto e poi vorrei vedere se le accuse sarebbero sempre le stesse”.

Ad ascoltarlo viene spontaneo pensare che nessuno è esente da errori, tutti facciamo degli sbagli, com’è umano che sia, che incidono severamente sulle nostre attività lavorative ed abbiamo sempre, comunque, tutti tanto da imparare. Anche i Tesoro avrebbero potuto fare di meglio rispetto a ciò che hanno poi fatto, ma non c’è da condannarli a priori o da spingerli nel baratro della polemica; c’è da aiutarli e supportarli, perché loro operano con passione, quella verso un territorio ed una città di cui si sono innamorati come altri personaggi autoctoni non fanno o hanno mai fatto.

Ed i leccesi ricambiano l’amore per i Tesoro; la maggior parte dei tifosi, quelli che non hanno i prosciutti sugli occhi, hanno capito che in questo momento storico in cui società ben più blasonate del Lecce (vedi il Bologna) rischiano di scomparire dal panorama calcistico professionistico, avere Savino come presidente significa aver davvero trovato un… Tesoro.

I tifosi circondano il presidente Savino Tesoro per ringraziarlo ed incoraggiarlo
I tifosi circondano il presidente Savino Tesoro per ringraziarlo ed incoraggiarlo

“Poi, se c’è gente che può fare meglio di noi, si faccia avanti, noi non saremo mai di intralcio a nessuno. Però se c’è qualcuno che vuole farmi la guerra, sappia che per fare la guerra a me serve un ben altro” – afferma con piglio orgoglioso l’imprenditore originario di Spinazzola.

I tifosi lo aspettavano fuori dalla Sala stampa ed hanno parlato con lui, perché vogliono lui e non vogliono altri; Lecce vuole sincerità, umiltà e semplicità, Lecce vuol gente vera che creda nella bellezza dei sogni dei tifosi e queste sono le caratteristiche della famiglia Tesoro.

“Faremo una squadra competitiva per arrivare al primo posto. Non voglio i play-off mai più e, se dovessimo arrivarci ancora, io non li vedrò, partirò lontano, andrò in Tibet…

Saluta così, con un sorriso, sperando che finalmente possa cessare il clima di diffidenza che ha patito parte della stampa locale leccese che non gli è mai stata per nulla amica.

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