Arriva il giorno dell’Italia a Manaus, arriva il giorno delle prime verità per la squadra e le scelte di Prandelli dopo una vigilia molto discussa. Esordio mondiale per gli azzurri, di fronte c’è l’Inghilterra di Sir Roy Hodgson che prima dell’inizio dell’incontro va a stringere la mano a tutti i componenti della panchina azzurra. Il caldo e l’umidità sono fastidiosi, in Italia è mezzanotte quando il sign. Bjorn Kuipers fischia l’inizio delle ostilità.
Dopo un avvio di marca inglese con la difesa italiana in difficoltà sulla velocità di Sterling e Sturridge, con Paletta imbarazzante e Chiellini spaesato, l’Italia passa in vantaggio con un bel gol di Marchisio al 35°. Dura pochissimo però la gioia azzurra e due minuti dopo è Sturridge a riequilibrare le sorti della sfida. Nel secondo tempo Mario Balotelli regala i tre punti ai suoi. E dopo la sconfitta imbarazzante dell’Uruguay contro il Cosa Rica per 3-1, martedì la squadra azzurra si giocherà il primo posto proprio con i Costaricani, mentre tra Inghilterra e Uruguay è già tempo di spareggio.
PRIMO TEMPO – 4-2-3-1 il modulo scelto da Hodgson che manda in campo Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines a formare la linea arretrata; Henderson, Gerrard davanti alla difesa; con Welbeck, Sterling e Rooney a supporto di Sturridge.
Prandelli risponde con un 4-1-4-1: Sirigu in porta sostituisce Buffon infortunato; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini i quattro di difesa; De Rossi Jolly di centrocampo; Candreva, Verratti, Pirlo, Marchisio a supportare l’unica punta Balotelli.
La squadra inglese parte meglio e sembra messa in campo in maniera ordinata e già al 4° minuto si rende pericolosa con Sterling che lascia partire un missile che si stampa sull’esterno della rete dando l’illusione ottica del gol. Sono carichi a molla i “baronetti” e un minuto dopo ci riprovano con Henderson ma Sirigu ricorda a tutti che non è lì per caso, grande parata del vice Buffon.
I ritmi sono blandi e Hodgson, ricordando i trascorsi italiani, ha insegnato ai suoi come tener palla. Fino al 23° è monopolio inglese, con Paletta e Chiellini che soffrono oltremodo le incursioni avversarie di Sterling e Sturridge. Poi l’Italia incomincia a carburare ma gioca meglio sulla fascia destra con Darmian e Candreva che salgono in cattedra ispirati dai lanci e dai passaggi di Pirlo che fa il suo dovere sempre e comunque.
Quando meno te l’aspetti il calcio regala emozioni inaspettate e accade al 35°; su un corner, Pirlo fa un velo d’alta scuola per Marchisio che arriva sulla sfera e lascia partire una rasoiata che taglia 20 metri di campo e affetta la rete di Hart portando in vantaggio gli azzurri. Gol bellissimo, da vedere e rivedere.
La gioia italiana dura soltanto due minuti; al 37° Rooney vola a sinistra, poi disegna un passaggio preciso, tagliando tutta la retroguardia avversaria, e consegna la palla a Sturridge che non si fa pregare e batte Sirigu. 1-1 e nulla di fatto. la gara si infiamma nel finale, Balotelli riceve la palla da Pirlo, la addomestica e prova il numero, supera Hart ma Jagielka salva sulla linea; un minuto dopo è Candreva con una botta secca a colpire il palo. Si va al riposo con gli ultimi minuti che lasciano presagire un grande secondo tempo.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio all’inizio della ripresa per entrambe le formazioni. Si gioca su ritmi più alti rispetto al primo tempo e l’Italia sembra più in palla. Passano appena 5 minuti e l’ottimo Candreva pennella un cross preciso sulla testa di Balotelli che schiaccia la sfera e batte Hart; il bad boy si sblocca e fa “scacco matto alla regina”.
L’Inghilterra non ci sta e prova a reagire, ma la stanchezza e il caldo tremendo incominciano a regalare più crampi che azioni da gioco. Rooney tenta di rendersi pericoloso ma Sirigu è attento. Poi inizia il valzer delle sostituzioni e i due condottieri spostano le pedine sullo scacchiere: incomincia Prandelli richiamando in panchina Verratti e gettando nella mischia Thiago Motta che con Pirlo inizia a dialogare alla perfezione. Hodgson risponde con Barkley al posto di Welbeck cercando maggiore spinta in avanti e poi richiama Henderson e manda in campo Wilshere, mossa alla quale Prandelli risponde con Immobile al posto di Balotelli che si guadagna l’applauso di tutto lo stadio; a seguire ci saranno Lallana al posto dello sfinito Sturridge e Parolo per Candreva.
La gara inizia a scemare verso la fine con i calciatori stanchissimi. L’Italia tiene bene il campo e al 93° potrebbe portare a tre i gol, ma la splendida punizione di Pirlo si stampa sulla traversa tra gli applausi del pubblico.
Gli azzurri vincono ma l’Inghilterra nonostante la sconfitta, e quantunque si ritrovi già a pensare di battere l’Uruguay in uno spareggio che potrebbe significare eliminazione, ha dimostrato di essere una buona squadra. C’è tanta roba lì davanti per i ragazzi di Hodgson.
La vittoria per l’Italia ha un significato importantissimo perché arriva contro un avversario che sulla carta è più forte, e perché permette di guardare alla gara di martedì contro i costaricani con maggiore serenità.
IL TABELLINO
INGHILTERRA-ITALIA 1-2
INGHILTERRA (4-2-3-1): Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines; Henderson (74° Wilshere), Gerrard; Welbeck (61° Barkley), Sterling, Rooney; Sturridge (79° Lallana). A disposizione: Forster, Foster, Smalling, Jones, Law, Lampard, Milner, Lambert. Allenatore: Roy Hodgson
ITALIA (4-1-4-1): Sirigu; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi; Candreva (79° Parolo), Verratti (58° Thiago Motta), Pirlo, Marchisio; Balotelli (74° Immobile). A disposizione: Perin, Abate, Bonucci, Aquilani, Cassano, Cerci, Insigne. Allenatore: CesarePrandelli
ARBITRO: Bjorn Kuipers
MARCATORI: 35° Marchisio (It), 37° Sturridge (In), 50° Balotelli (It) AMMONITI: Sterling (In)