LECCE – Questa mattina, in piazzetta Sigismondo Castromediano, è stata riposizionata la lapide commemorativa intitolata all’onorevole Giacomo Matteotti, nel 70° anniversario della posa della lapide, nonché nel giorno del 90° anniversario del suo assassinio.
Una richiesta in tal senso era stata avanzata al sindaco Paolo Perrone da parte di tre cittadini leccesi Enzo Bianco, Valentino De Luca e Pasquale Poso.
Il primo cittadino ha accolto l’invito e ha fatto ricollocare l’epigrafe lì dove era posizionata, sul muro perimetrale di Palazzo Carafa, precisamente sul lato che si affaccia su piazzetta Castromediano.
Alla cerimonia hanno preso parte il vicesindaco di Lecce, Carmen Tessitore e numerose autorità civili e militari, oltre ad una rappresentanza del consiglio comunale dei ragazzi e a due studentesse del liceo Palmieri. L’epigrafe commemorativa, dettata dall’illustre professor Francesco Stampacchia, venne scoperta l’11 giugno del 1944.
“Il recupero della memoria di quanti si immolarono per opporsi al consolidamento di un regime dispotico e ad una avventura rivelatasi senza ritorno – ha sottolineato il vicesindaco Tessitore – significa salvaguardare un patrimonio storico e morale di ideali e di valori da tramandare alle giovani generazioni. Giacomo Matteotti cadde da martire. La parola, tradotta dalla lingua greca, significa testimone: martire e dunque testimone. Ed il significato del suo martirio, oggi, pur in un contesto caratterizzato da sconvolgenti trasformazioni, rimane vivo in tutta la sua pregnante provocazione”.
La scopertura della lapide è stata affidata all’avvocato Pasquale Poso.