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foto Michel Caputo

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Battute, sorrisi e un buon caffè per stemperare la tensione prima di partire. L’appello, tra scherzi e battiti di cuore che corrono al ritmo del rumore sordo delle marmitte di autoveicoli e pullman, poi la carovana giallorossa si è messa in moto alla volta di Frosinone.

Tutti insieme, in tantissimi, con decine di auto, oltre a 15 pullman pieni, alla ricerca di un sogno semplice, alla corte dello sport più bello del mondo. Si deciderà tutto in 90 minuti, potrebbero non bastare e allora l’orologio continuerebbe a girare per altri 1800 secondi che, a loro volta, potrebbero chiedere aiuto ad una lotteria, quella dei rigori.

Le speranze e le aspettative di tifosi grandi e piccini rotoleranno insieme al pallone che proverà a varcare la linea bianca superando i guantoni di due energumeni in pantaloncini.

Si parte… tifosi e giornalisti insieme; si parte per amore, per lavoro, per lavoro e per amore, ma è sempre quel “maledetto” sentimento che ti fa battere il cuore a tirare avanti la carretta della fiducia. Per conto de Leccezionale ci sono Carmen Tommasi e Michel Caputo, il fotografo, oltre a Gabriele De Pandis, inviato per Paisemiu.com e nostro collaboratore. Sono voluti partire con i pullman allestiti dai tifosi di Lecce in Azione, l’associazione del presidente Alessandro Arnesano, per somatizzare al meglio le emozioni di chi vive sempre in prima linea l’amore per la maglia.

La notte è stata insonne quasi per tutti… ci sarebbe da scommetterci. Oggi, la giornata è bella, c’è il sole ed il cielo è terso.

Il Foro Boario di Lecce, luogo prescelto per il raduno e la partenza, rimarrà impresso nella memoria di quanti oggi sono saliti su quegli autobus come l’inizio di un viaggio nato per colorare la propria speranza di gioia.

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foto Michel Caputo

Si parte convinti di poter lottare; si parte convinti di poter tornare vincitori, anche se di fronte ci saranno loro, i “canarini” della Ciociaria. Rispetto per l’avversario, anche un po’ di paura, quel pizzico che non guasta, per non sottovalutarli e guardarli dritti negli occhi.

Oggi scriviamo di questo “esodo”, ma l’applauso più grande vogliamo tributarlo a chi, con coerenza, ha deciso di non piegarsi ad una circolare assurda. Non mi stancherò mai di sottolineare il mio dissenso verso la Tessera del Tifoso. E oggi, più che mai, lo faccio perché per principio non riesco ad essere clemente verso chi rovina la festa delle persone che sanno ancora sognare.

I poliziotti presenti nel piazzale all’ingresso nord della città chiamano un pullman per volta e, dopo aver effettuato i controlli di rito, lo lasciano partire. L’autista inserisce la marcia e lentamente l’autobus inizia a muoversi… Frosinone inizia ad essere finalmente sempre più vicina.

Avanti tifosi, avanti Lecce. Facciamo in modo che la storia sia un grande presente di luce su un futuro radioso, perché del grigio passato siamo stanchi.

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