LECCE (di Carmen Tommasi) – Walter Lopez “ringhia” ed emana entusiasmo non solo in campo, ma anche con le parole e il difensore uruguaiano, in vista della finale d’andata playoff con il Frosinone, ha un solo pensiero per la testa: battere la squadra ciociara domenica di fronte al caloroso pubblico del “Via del Mare” e solo dopo pensare alla seconda sfida in programma al “Matusa”: “Quelle dei playoff sono delle gare diverse e bellissime da giocare rispetto alle altre. La gente ti sprona durante tutta la settimana, ti ferma al supermercato –spiega il 28enne terzino sinistro di Montevideo, 27 presenze e due gol stagionali- per strada e ti fa sentire il clima partita. Poi da sabato, con i compagni in ritiro, fino alla domenica pensiamo solo alla partita e parliamo esclusivamente di quello. Sarà una doppia gara da 180’ in cui il nostro unico obiettivo è vincerle tutte e due, ma ora pensiamo solo a quella di domenica”.
Quanto sarà importante domenica giocare davanti al pubblico amico del “Via del Mare”?
“Si, i primi 90’ li giocheremo davanti ai nostri tifosi che tutta la squadra si sente di dover ringraziare e di non smettere mai di farlo, perché ad inizio campionato anche quando le cose non andavano per il verso giusto ci sono sempre stati vicino e non ci hanno mai contestato. Loro sentono, però, che noi in campo diamo tutto, ci vedono uscire dal campo sudati e per un tifoso è il massimo poter vedere questo”.
Crede che la finale tra Lecce e Frosinone per quello visto in campionato sia quella più giusta?
“Sicuramente si, quella tra noi e i ciociari è la finale più giusta, tenendo presente l’andamento dell’intera stagione visto che si sono piazzati alla fine della ‘regular seasion’ dietro al Perugia, la squadra che ha fatto più punti e credo che proprio per questo loro partiranno favoriti rispetto a noi. Chi toglierei ai nostri avversari? Non saprei chi scegliere, perchè sono tutti forti, ma dico che noi dobbiamo essere attenti al loro gioco che va a cercare spesso la sponda di Ciofani. Anche perchè se avessimo un giocatore con le sue caratteristiche faremmo lo stesso anche noi”.
Che tipo di avversario è la formazione allenata da Roberto Stellone?
“Il Frosinone è una squadra compatta e in rosa hanno giocatori d’esperienza che giocano insieme da diversi anni allenati da un bravo allenatore che sa come farli giocare. Il mio infortunio (legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, ndr) in Lecce-Frosinone dello scorso 13 aprile ? Mi è costato tre settimane di stop, dopo uno scontro fortuito con Gessa, ma nemmeno ricordo più le dinamiche. Ormai è tutto passato, sono cose che capitano quando giochi a calcio”.
Otto diffidati per il Lecce: questo costringerà qualcuno di voi a giocare con il freno a mano?
“Non credo che esista un giocatore che anche se diffidato giochi con il freno a mano pensando alla prossima gara. Per quanto mi riguarda se mi freno, so che giocherei male, perché in campo bisogna dare sempre il 110%. Se arriva il giallo poi pazienza, anche perché in questa finale è importante vincere la prima e poi pensare a fare altrettanto nella seconda”.
Quanto peserà contro i ciociari l’assenza di Fabrizio Miccoli?
“Tanto perché è il nostro capitano e la nostra bandiera, è fortissimo fuori e dentro dal campo. Lui è quello che dirige tutto. Parla sempre e a Benevento si è visto benissimo che con una sua punizione ti può cambiare la partita. Avere un giocatore così ti cambia, a volte, il verso di una gara”.