Ammirato compagniaLECCE – La Compagnia Ammirata – nata dall’idea di Ippolito Chiarello e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, che da anni incentra la sua ricerca artistica sulla pratica del barbonaggio teatrale – presenta nei giardini dell’Ammirato Culture House ed in piazza Mazzini a Lecce l’anteprima dello spettacolo teatrale: “Come vogliamo vivere?!”, con Nicoletta Achille, Italia Aiuola, Ilaria Castri, Francesca Danese, Sabina De Giorgi, Chiara D’Ostuni, Fabio Margiotta, Gianluca Preite, Maria Chiara Provenzano ed Alice Zompì. Ippolito Chiarello si occupa dell’allestimento drammaturgico e della regia, Marcella Buttazzo dell’organizzazione.

Gli attori si esprimeranno attraverso letture incentrate su “la favola, il sacrificio, l’indifferenza, la scelta, il silenzio, la consapevolezza, la differenza, l’abbandono, il tempo, l’arte, la volontà”. Dieci creature nate dal lavoro di questi mesi, facendosi e facendo la domanda “Come vogliamo vivere?!”, domanda che è anche un’affermazione, realizzeranno: “una lettura poetica e sincera delle nostre vite e dei nostri sogni”.

La Compagnia Ammirata- Nasce per trasformare il percorso di ricerca individuale approdato alla pratica del barbonaggio teatrale da anni sperimentata dall’attore-regista, in un’esperienza condivisa e allargata ad altri attori alla ricerca di un rapporto sentimentale con il pubblico. La compagnia nasce con anche con la sfida di poter contare per il suo sostentamento non solo sul possibile ingaggio a cachet di un teatro o grazie a un contributo istituzionale, ma anche e soprattutto grazie al contributo diretto del pubblico che la compagnia andrà ad incontrare non solo in teatro ma anche per strada, nelle case e nelle situazioni non teatrali.

Ammirato Culture ClubIl lavoro della Compagnia Ammirata si inserisce nell’ambito di Quartiere Ammirato progetto che indaga attraverso le pratiche artistiche e sociali, la relazione tra un quartiere reale e un quartiere ideale, quello in cui ci piacerebbe vivere. È un punto di partenza per ricostruire le relazioni, ricominciare a immaginare un uso diverso delle strade, delle piazze e dei giardini pubblici, un modo per ripartire dal luogo che abitiamo senza dimenticare il mondo in cui viviamo ed agiamo. il teatro ritorna ad essere piazza, agorà, luogo pubblico di discussione. L’attore diventa lo strumento di una riflessione, esistenziale, civica, politica che altrove non avviene. E in questo processo ha la responsabilità di rendere consapevole anche il pubblico, che non è il termine passivo della relazione, ma è sua parte attiva e fondante. 

Info: 370.3229955 – ammiratoculturehouse@gmail.com

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