LECCE (di C. Tommasi e G. De Pandis) – Ora o mai più. Il primo posto del Lecce passa per la sfida con il Frosinone, la partita dell’anno. Quella più importante della stagione, in cui l’imperativo sono i tre punti, perché solo vincendo con i ciociari e poi nell’ultima con il Pisa, si può continuare a sperare nella promozione diretta. Certo, il primo posto non dipende solo dal Lecce: ad oggi la classifica è cortissima e la squadra giallorossa insegue a un solo punto di distanza il Perugia e appunto la squadra di Stellone, quindi anche sei punti in due partite a Miccoli e soci non potrebbero bastare se le due dirette inseguitrici, che si incontrano all’ultima giornata quando il Lecce osserverà il turno di riposo, non dovessero commettere dei passi falsi. E lo sa bene, il tecnico Franco Lerda che ha ribadito che l’obiettivo dei suoi è raggiungere quota 64 e poi attendere speranzosi che qualcosa di buono, positivo, a tratti “miracoloso” possa succedere. Il patron Savino Tesoro è convinto che il Frosinone, e lo ha dichiarato in tempi non sospetti, arriverà dietro al Lecce a fine stagione, il figlio e diesse Antonio è un po’ più accorto nei giudizi e sa che il primo posto è difficile da raggiungere, ma non impossibile e i tifosi hanno, invece, ritrovato quell’entusiasmo disincantato e perso nelle ultime amare, sofferte e tribolate stagioni.
L’INFERMERIA SORRIDE – Il tecnico di Fossano per il match “verità” può contare su quasi tutta la squadra, presente al gran completo con le sole defezioni dell’infortunato Dario D’Ambrosio, la cui stagione è ormai terminata, e di Gabriel Sacilotto che sarà out per un problema al quadricipite della coscia sinistra. L’uruguaiano Mariano Bogliacino, sembra recuperato quasi del tutto, ma la convocazione per domenica dell’ex Napoli resta comunque in dubbio, perché il giocatore non verrà rischiato se non sarà al top ed è molto probabile che ci sarà per la gara con il Pisa. Stesso discorso vale per Tommaso Bellazzini, ormai assente dalla lista dei convocati dal lontano ottobre. Mancherà sicuramente, perché appiedato da una giornata dal giudice sportivo, “El Tuma” Martinez, pedina fondamentale della difesa giallorossa.
SCELTE E BALLOTTAGGI – Contro i ciociari si va verso la conferma del 4-2-3-1, anche se l’assenza del centrale costaricano cambierà qualcosa nella linea difensiva a quattro e Franco Lerda sembra avere intenzione di riconfermare, dopo la più che positiva prova di Grosseto, il brasiliano Marcus Diniz sull’out destro, posizione non del tutto gradita dall’ex Milan, favorito sul salentino Simone Sales che da martedì è ritornato a lavorare con il gruppo e scalpita per un posto dal primo minuto, dove aveva ben fatto nelle ultime uscite. La coppia di centrali dovrebbe essere composta da Kevin Vinetot e Giuseppe Abruzzese, mentre a sinistra ci sarà l’insostituibile Walter Lopez, con Nicholas Caglioni in porta. Davanti alla difesa dovrebbero agire Nicolas Amodio (o Stefano Salvi) e Papini. A supporto di capitan Miccoli, ci saranno Ferreira Pinto, che potrebbe prendere il posto di Dario Barraco, Giacomo Beretta (in ballottaggio con Gianmarco Zigoni pronto per un meritato posto da titolare) e Abdou Doumbia.
“ACERRIMO NEMICO” – Il Frosinone, capolista a quota 59 insieme al Perugia, sa di giocarsi al “Via del Mare” un’ampia fetta di promozione: per lo scontro diretto la città ciociara si sta stringendo forte attorno alla squadra gialloblù e, infatti, nel Salento arriveranno molti supporters laziali. Mister Stellone, ex punta del Lecce nel 1999, non potrà contare sul suo portiere e bandiera Massimiliano Zappino, squalificato dal giudice sportivo per due giornate per aver “ostacolato le operazioni di identificazione da parte della polizia su alcuni sostenitori della sua squadra indebitamente entrati sul terreno di gioco”. Il Frosinone cercherà di cogliere il massimo dalla sfida di domenica soprattutto grazie ai gol del suo ariete Daniel Ciofani, punta di diamante del 4-4-2 proposto spesso da Stellone, già 13 reti in campionato. Attorno al bomber di Avezzano probabilmente sorretto da Curiale, o in caso di 4-3-3 dalle frecce Carlini e Paganini (o Carrus), i ciociari costruiranno una squadra solida, dura a capitolare e con una difesa di ferro, capace di sapersi giocare tutta la stagione in 90’.
INSIDIA “PONTE” PER IL GRIFO – L’altra capolista, e favorita per la promozione finale, Perugia sarà chiamata ad una pericolosa sfida interna: al “Curi” verrà a far visita il Pontedera dei “gemelli del gol” Grassi e Arrighini, vogliosi di regalare alla propria squadra quei tre punti importanti per raggiungere un piazzamento migliore nella griglia del playoff. L’Aquila incasserà i tre punti dell’incrocio con la Nocerina radiata e conserverà il quarto posto, con occhio particolare all’impegno dell’inseguitrice Catanzaro, chiamata al massimo bottino al “Puttilli” di Barletta. Il Pisa, sesto a pari punti col Pontedera, sconterà il turno di riposo e potrebbe essere raggiunto da Salernitana e Benevento, rispettivamente ottava e nona in classifica: trasferta a Prato per la banda di mister Gregucci e visita sul difficile campo del “Del Duca” di Ascoli per gli Stregoni che, in caso di passo falso, potrebbero ritrovarsi negli specchietti il Grosseto che però a Viareggio può solo vincere e sperare. Paganese-Gubbio completa poi il tabellino di una giornata che si potrà rivelare importantissima, fondamentale, per il finale di campionato.