Lecce, leccezionale.itLECCE – Una corsa a tre a perdifiato. Un susseguirsi di colpi di scena, schermaglie, polemiche e gare vinte più o meno con merito. Il finale di questo campionato non poteva presentarsi più bello ed avvincente neppure se fosse stato studiato a tavolino dal più grande sceneggiatore di Hollywood. In Lega Pro si fregano le mani all’idea di che visibilità e che ritorno d’immagine il girone B di Prima Divisione sta regalando al terzo campionato italiano.

Il merito è tutto del Lecce, squadra partita ad handicap, che ha perso le prime 5 partite della stagione ma che oggi si sta giocando le chance di promozione diretta in Serie B; un’ipotesi che neppure il più sfegatato tifoso giallorosso poteva osare di immaginare fino ad ottobre. Un avvio choc di Miccoli e compagni che ha scombussolato i piani della società di Piazza Mazzini e che ha creato non poco subbuglio e preoccupazione tra i supporters salentini. Una stagione che pareva irrimediabilmente segnata in negativo, oggi propone un Lecce in ottima posizione sull’ipotetica griglia di partenza nella volata finale.

Lerda, leccezionale.itLa squadra di mister Franco Lerda, nocchiero abile e navigato, ha innestato una marcia quasi insostenibile per tutte le avversarie e, con le attuali 18 vittorie totali, risulta infatti la prima tra tutte le altre formazioni del raggruppamento centro-meridionale. Dopo 31 giornate disputate, c’è quasi un abisso tra le tre battistrada e le restanti pretendenti al salto di categoria. La classifica parla di una coppia (Perugia e Frosinone) che guida con 59 punti ed il Lecce che la insegue ad una sola lunghezza, a quota 58. Dietro di loro, il baratro. La quarta in graduatoria, L’Aquila con i suoi 49 punti, è staccata di ben 9 lunghezze.

Una corsa a perdifiato, insomma, a cui i giallorossi hanno costretto Perugia e Frosinone che pur vantavano un rassicurante margine sulla squadra leccese fino a poche settimane addietro. Bravo il tecnico, brava la società e tutto l’ambiente che stanno mantenendo un atteggiamento serio, responsabile e che, al netto di alcuni passaggi a vuoto quali il pareggio interno col Barletta o il ko di Viareggio, si sta dimostrando pagante.

Curva Nord giallorossaSolo chi avrà più birra nelle gambe ed energie preziose nella testa potrà coronare il sogno di entrare dalla porta principale in Cadetteria. Ad ogni modo, pur nell’ipotesi di doverlo raggiungere attraverso le forche caudine dei play-off chi pare poter contare su uno stato psico-fisico migliore è il Lecce. Non si tratta di considerazioni di parte. Basti pensare, ad esempio, al terribile stress emotivo a cui è stato sottoposto il Perugia dopo la vittoria al “Via del Mare”. Da quel match, la compagine di mister Camplone aveva la bellezza di 10 punti di margine su quella di mister Lerda poi rosicchiati domenica dopo domenica dalla formazione leccese. Per non parlare del Frosinone di Roberto Stellone che, polemica dopo polemica, ha portato recentemente a casa risultati positivi per il rotto della cuffia ed oggi si vede appaiato in vetta alla classifica dagli umbri e col fiato sul collo di tutto il Salento alla vigilia della sfida-verità di domenica prossima.

CORSA A TRE IINervi saldi e spirito di sacrificio possono pertanto rivelarsi le “armi” in più per realizzare un’impresa vera e propria. La squadra ha risposto: “Presente!” anche ieri a Grosseto. Ma ora tocca anche e soprattutto al grande calore dei tifosi giallorossi il compito di saper colorare e “riscaldare” per bene lo stadio in attesa di vivere la gara più importante della stagione e poi concentrarsi sull’ultima gara della regular season a Pisa (il 27 aprile dopo la sosta per la Santa Pasqua), prima di mettersi alla finestra (il 4 maggio) ed assistere all’ultimo turno del campionato in cui si giocherà quel Perugia-Frosinone, perfetto finale thrilling che tanto dirà in chiave promozione.

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