Cresce sempre di più il ruolo di internet come strumento di informazione: il web è infatti usato dal 40% delle persone, ad appena 4 punti percentuali di distacco dai quotidiani cartacei, mentre la televisione resta ancora lo strumento principale, utilizzato dall’80% dei cittadini italiani.
Sono questi alcuni dei dati emersi nell’analizzare l’indagine conoscitiva sui servizi internet e sulla pubblicità on-line realizzata dall’Agcom. “Il dato è significativo – si legge in una nota- perché abbiamo percentuali simili agli altri paesi, nonostante in Italia internet sia meno diffuso“. Appare insomma chiaro che ci troviamo di fronte a quella che si può considerare una vera e propria cyber-rivoluzione culturale. Da qui si evince, inoltre, come gli investimenti tanto invocati in tema di banda larga per connessioni telematiche ultraveloci, diventino di anno in anno sempre più improcrastinabili. Ma la nomenclatura nazionale, ingessata in mille risvolti burocratici, o “spaventata” dalla diffusione esponenziale dell’informazione “libera”, appare ancora sorda e cieca davanti a simili riscontri.
Google si conferma il sito più cliccato in Italia per informarsi con il 21,5% degli utenti web, mentre Facebook si colloca al quinto posto con il 7,1% degli utenti. Subito dopo Google, seguono il sito di Repubblica e quello del Corriere della Sera rispettivamente con il 17,3% degli internauti ed il 9,5%. Sono questi alcuni dei dati diffusi dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni scaturiti dall’indagine conoscitiva sul settore dei servizi internet e sulla pubblicità on-line.