SQUINZANO (di Carmen Tommasi) – Un campionato da protagonista con la maglia del Lecce per poi sognare nuovi e luminosi orizzonti. Giacomo Beretta, attaccante di proprietà del Milan, con la “cura” Lerda ha ritrovato nuova verve e ora spera di chiudere la stagione in bellezza raggiungendo il tanto desiderato obiettivo serie B, con l’imperativo di tenere i piedi ben saldi per terra: “Bisogna pensare partita dopo partita e poi vedere cosa succederà alla fine. A Lecce mi trovo molto bene –spiega l’ex Pavia, classe ’92, tre gol in campionato- e a gennaio non ho mai pensato di andarmene, perché il mio obiettivo era di chiudere la stagione qui a Lecce dove mi trovo molto bene e sono in sintonia con i compagni”.
IN COPPIA COL CAPITANO – Nel 4-4-2, in tandem d’attacco con Fabrizio Miccoli, il talentuoso giocatore giallorosso sembra trovarsi a pennello: “Accanto a Fabrizio mi trovo molto bene e giochiamo sempre con l’intento di cercarci con continuità. L’intesa è molto buona e sono molto contento di giocare con lui. Ci dà tanti consigli e poi sappiamo tutti la carriera che ha fatto, cerca di aiutarci in ogni modo. Se Zigoni soffre in panchina? Gianmarco è un ottimo giocatore che si fa trovare sempre pronto e sicuramente ci saranno altre occasioni per mettersi in mostra”.
LAVORO “SPORCO” – Mister Franco Lerda “pretende” che Beretta aiuti la squadra, anche con l’intento di pressare sul play avversario, così come è successo con la Paganese domenica scorsa, complice l’assenza di Bogliacino: “È un qualcosa che già avevo fatto in passato, perché anche l’anno scorso nel Pavia facevo così quando giocavo accanto a Cesca, qualcosa cambiava nei miei movimenti ma la maggior parte delle cose sono le stesse che faccio ora in giallorosso”.
DUTTILE – Il tecnico di Fossano in allenamento prova spesso l’ex Milan come esterno d’attacco: “Avevo ricoperto questo ruolo ad Ascoli con Castori allenatore e i movimenti li conosco abbastanza bene, e poi cerco di scendere in campo per dare sempre il massimo. Il rigore di domenica scorsa? Lo volevo battere, ma poi Ferreira Pinto era un po’ più fresco di me, ha preso la palla e ha battuto lui. Ma se fossi stato meno stanco, non lo avrei fatto calciare (scherza, ndr)”.
OCCHIO AL GUBBIO – La prossima gara in trasferta contro gli umbri, in programma alle 12:30, non va sottovalutata: “In campionato non ci sono gare facili e non bisogna mai dare nulla per scontato. Ultimamente loro hanno fatto molto bene e sono un’ottima squadra. Noi dobbiamo scendere in campo con l’atteggiamento giusto. Rimpianti per aver perso con il Perugia? Abbiamo fatto una buona gara, abbiamo dato tutto e siamo usciti tra gli applausi del pubblico. Rimpianti non ne ho proprio per questo”.
RICORDANDO SEEDORF – Il Milan, club proprietario del suo cartellino, resta il sogno dell’attaccante giallorosso: “Se ho visto la gara di ieri? Si, ho visto un bel Milan per la prima mezz’ora, era giusto lo 0-0, ma poi un episodio ha favorito l’Atletico. Seedorf? Lui gioca un calcio moderno e anche ieri si è vista la sua impronta. Io in panchina con lui allenatore? Ho fatto un anno insieme a Clarence, era un ottimo giocatore e lo sarà anche come allenatore, se segno di più magari …. (sorride, ndr)”.