LECCE (di Carmen Tommasi) – Un’altra vittoria e tre altri punti in classifica per il Lecce di Franco Lerda. In una partita in cui i giallorossi, più che belli, sono stati cinici e concreti contro una Paganese spenta, mai pericolosa, che esce sconfitta dal “Via del Mare” con un secco 2-0. Gara combattuta e fisica, con tre espulsioni e tante ammonizioni, in cui il numero uno giallorosso, Filippo Perucchini, è stato a guardare comodamente dalla propria porta senza essere mai impegnato, se non per l’ordinaria amministrazione.
DIFESA – Deciso, volenteroso e grintoso in fase di spinta, attento e diligente quando deve difendere: il terzino sinistro Walter Lopez contro la Paganese segna il suo secondo gol in giallorosso e porta meritatamente in vantaggio i suoi. L’uruguaiano è ormai diventato, già da tempo, insostituibile per il Lecce di Franco Lerda e per tutta la retroguardia salentina. Giuseppe Abruzzese, invece, ci mette esperienza e mestiere, ma non sempre è lesto nell’anticipare l’avversario e non è ancora in perfetta sintonia con i compagni di reparto. Stava per compiere il “fattaccio” a fine match con un fallo da ultimo uomo come quello commesso da Vinetot nel primo tempo. C’è di vero, però, che l’ex Crotone dà tutto in campo: a lui, la fascia di capitano dopo la sostituzione di Miccoli e questo la dice lunga su quanto il tecnico di Fossano punti sul centrale di Andria. SUPER LOPEZ, MAESTOSO. BENTORNATO A “EL TUMA” MARTINEZ.
CENTROCAMPO – Il ritorno in campo di Romeo Papini è stato fondamentale per gli equilibri del Lecce: corre e lotta per due, recupera tantissimi palloni, fa da sponda al gol di Lopez e per il resto è importante anche in fase di costruzione: il migliore in assoluto tra i suoi e non solo della mediana. “Mette” altri 45’ nelle gambe, invece, Dario Barraco che oggi è sembrato ancora meno in palla rispetto alle ultime due gare, ma quando ha il pallone tra i piedi è davvero un belvedere. I numeri ci sono, ma all’ex Latina manca ancora la condizione fisica migliore. RE “PAPO” È ENCOMIABILE, ASPETTANDO IL MIGLIOR BARRACO.
ATTACCO – Talento, impegno e sacrificio: Giacomo Beretta non si smentisce mai e anche oggi ha dimostrato di meritare, e di sudarsi, quel posto da titolare accanto a capitan Miccoli. L’ex Milan fa tanto lavoro sporco per la squadra, arretra più che può quando serve e lì davanti è sempre un peperino. Si procura anche il rigore del 2-0 che poi batte il brasiliano Ferreira Pinto, volenteroso di tornare al gol. Quella di Fabrizio Miccoli è stata, invece, una partita nervosa e sofferta. Il “Romario” del Salento ci mette come sempre, però, tanto cuore e da una sua punizione nasce il gol di Lopez. ARCIGNO BERETTA: CLASSE E SACRIFICIO PER LA SQUADRA.