LECCE (di Pierpaolo Sergio) – La guerra mediatica (e di nervi) tra la società del Frosinone e quella del Perugia si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo le accuse velate lanciate ieri da parte del Direttore generale del club frusinate, Ernesto Salvini che aveva affermato di essere a conoscenza di “oscuri segreti in forza dei quali, a fine stagione, permetterebbero al Frosinone di arrivare in serie B attraverso la porta principale” e lasciando intuire che l’attuale sia, quindi, un campionato irregolare, la replica della controparte non si è fatta certo attendere.
Nel botta e risposta tra le due parti in causa, registriamo il comunicato stampa ufficiale, a firma del Direttore Generale Mauro Lucarini, diramato sul proprio sito internet, con cui l’A.C. Perugia rimanda al mittente ogni illazione: “…Il Perugia Calcio non condividendo alcun passaggio delle dichiarazioni del Sig. Salvini, prende le debite distanze dalle gravi e pesanti illazioni rese pubbliche dal DG del Frosinone Calcio, rendendo noto di aver informato del fatto le competenti autorità calcistiche per lo svolgimento delle indagini e degli accertamenti del caso. Infine, se il DG Salvini è davvero a conoscenza di importanti segreti o oscuri retroscena, per il bene comune di tutta la Lega Pro sarebbe opportuno li svelasse al più presto agli interessati nelle opportune sedi, al fine di fugare ogni dubbio ed eliminare sinistre ombre sulla regolarità del campionato”.
In attesa di capire quali siano gli “oscuri segreti” di cui sarebbe a conoscenza il dirigente ciociaro, la sola certezza è rappresentata dall’avvio di quella che appare, sotto molti punti di vista, una vera e propria guerra di logorio dei nervi. Perugia e Frosinone occupano oggi rispettivamente la prima e seconda piazza in classifica ed in virtù di un regolamento che ammette la promozione diretta in serie B, ossia senza passare attraverso i play-off, solo la squadra che vincerà questo campionato, non sembra un’ipotesi peregrina considerare che si cerchi di distrarre l’avversario dal calcio giocato, ma lo si porti nella palude delle polemiche e dei sospetti.
Ad ogni modo, poiché il dirigente gialloblù non ha mai fatto esplicitamente il nome del Perugia Calcio, resta da chiarire a chi si potesse o volesse realmente riferire dichiarando quel che ha dichiarato. Come pure, il perché la società del “Grifo” abbia sentito il dovere di sentirsi chiamata in causa nonostante il suo nome non fosse stato pronunciato.
In una stagione già di per sé tribolata dalla scelta di far disputare gli spareggi per andare tra i Cadetti alle formazioni che si classificheranno dal secondo al nono posto, dalla assenza di retrocessioni, dalle penalizzazioni ad alcuni club per irregolarità varie, la radiazione della Nocerina per illecito sportivo, il fallimento dell’Ascoli (ieri è stato costituito il nuovo sodalizio denominato Ascoli Picchio F.C. 1898) avremmo fatto volentieri a mano di quest’ulteriore veleno che rischia di caratterizzare il campionato 2013/’14.
Spetta pertanto alla Lega Pro, ai suoi dirigenti ed agli organi di Giustizia Federali il compito di fare chiarezza immediatamente e stabilire se sia un torneo regolare o meno. Lasciar passare tempo e rischiare di acuire ulteriormente lo scontro tra le contendenti rischia, infatti, solo di penalizzare anche gli altri club, tra cui il Lecce, che stanno lottando sportivamente e con notevoli consumi di energie economiche, fisiche e mentali per raggiungere l’obiettivo della possibile promozione.
[…] a fare chiarezza sull’argomento: “Un giorno il direttore del Frosinone parla di segreti oscuri (LEGGI QUI), che a fine stagione potrebbero riservare belle soddisfazioni. In questa circostanza ho notato, […]
[…] ha tardato il Perugia a diramare un comunicato stampa prendendo le distanze da tali insinuazioni, invitando il dirigente in questione di spiegare […]
[…] LECCE (Car. Tom) – “Se il diesse del Frosinone sa qualcosa ne deve parlare e approfondire la questione, perché altrimenti potrebbero essere solo illazioni e, quindi, creare la teoria del sospetto, e questo non fa bene al calcio ed alla sua serenità. Se sono preoccupato? No, sinceramente. Dico solo che più che altro non si può dare per dato di fatto un qualcosa che non è stato verificato. Se come U.S. Lecce ci muoveremo in qualche modo? No, perché era un qualcosa diretta al Perugia, nel caso è la Procura Federale che deve indagare”: queste le dichiarazioni secche e decise del diesse del Lecce, Antonio Tesoro, interpellato sulla questione “tirata” fuori dal direttore sportivo del Frosinone, Ernesto Salvini, sul fatto che esisterebbero “oscuri segreti in forza dei quali, a fine stagione, permetterebbero al Frosinone di arrivare in serie B attraverso la porta principale” e lasciando, quindi, intendere che il campionato di Prima Divisione, girone B, sia irregolare (LEGGI QUI). […]