Lecce, leccezionale.itLECCE (di Carmen Tommasi) – Una sconfitta amara nello scontro diretto con la capolista Perugia, finito come non doveva in una gara giocata con il cuore e tanta grinta dagli uomini di Franco Lerda e che non sono bastati, però, per evitare il ko per 4-3. Tre punti meritati quelli conquistati dagli ospiti allenati da Andrea Camplone, non a caso primi in classifica, ma c’è da dire che la gara dei giallorossi è stata condizionata da più di un episodio sfavorevole, primo su tutti il rigore causato ad inizio match da Dario D’Ambrosio che poi nella ripresa lascia in malo modo i suoi in dieci.

DIFESA – Sale sugli scudi Walter Lopez: l’uruguaiano mette la museruola agli avversari e dalle sue parti non si passa. Difende, imposta e corre ed è il tuttofare della retroguardia giallorossa. Non molla di un centimetro gli avversari e ringhia fino al fischio finale. Decisamente top, il migliore della linea difensiva a quattro. Chi, invece, è in giornata decisamente “no”, dopo una serie di gare positive, è Dario D’Ambrosio che soffre a dismisura le progressioni di Fabinho che dalla sue parti va veloce senza ostacoli e poi “concede” al Grifo il rigore dello 0-1. Sbaglia numerosi appoggi e per chiudere la giornata in “bellezza” si fa espellere per un fallo su Comotto, ingenuo ed evitabile, sulla trequarti. LOPEZ GUARDIANO ATTENTO, D’AMBROSIO IN VACANZA.

CENTROCAMPO – Il piede e le giocate di Mariano Bogliacino che tanto hanno fatto innamorare e brillare gli occhi ai tifosi del Lecce,  da un po’ di partite sono solo un lontano ricordo: l’uruguaiano ex Napoli è sembrato spaesato, fuori dalle dinamiche di gioco e poco utile alla causa. Così non va, perché da uno come lui ci si aspetta molto di più. Da rivedere. La bella sorpresa del match di oggi è stata Dario Barraco, una vera forza della natura su entrambe le fasce offensive. Intelligenza in fase di costruzione e tanta buona volontà: l’ex Latina se continua così potrebbe soffiare il posto da titolare a qualche suo compagno di squadra meno in forma. Decisamente un bel vedere, bene così. “BOGLIA” METTE IL FRENO, MA BARRACO VOLA.

ATTACCO – Capitan Miccoli segna su rigore il gol della “speranza”, ma non riesce ancora a fare la differenza e ad essere il valore aggiunto di questo Lecce. Non incide come dovrebbe, ma è pur vero che ci mette tanto cuore e impegno. Solo applausi, e non potrebbe essere diversamente, per l’ingresso in campo di Beretta e Zigoni: entrambi volenterosi di fare bene ed in gol. Il primo segna una rete da “favola” spalle alla porta, la seconda stagionale, l’altro corre, lotta e fa lavoro sporco per la squadra oltre ad un gol su assist al bacio di Doumbia che illude i suoi. MICCOLI A PICCOLE DOSI, BERETTA E “ZIGO” TOP.

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