LECCE – In piazza Sant’Oronzo, l’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce ha organizzato un’estemporanea d’arte denominata “Una Nuova Era”, un allestimento di installazioni e sculture ricavate da materiali riciclati provenienti dalle discariche abusive rimosse dal territorio comunale con recenti interventi del settore Ambiente. L’iniziativa, che si chiuderà domani, è stata realizzata in collaborazione con il maestro Alberto Moscara, pittore e scultore salentino tra i più apprezzati in Italia e all’estero, nelle sue vesti di responsabile dell’Associazione Culturale “Terrarte”.
L’obiettivo dell’evento era quello di mettere a nudo il problema dell’abbandono incontrollato dei rifiuti e portare all’attenzione dei cittadini l’importanza del riciclo e/o del riutilizzo degli oggetti e dei materiali in genere. Gli artisti coinvolti nella manifestazione, infatti, si alternano in una sorta di maratona creativa riconsegnando a nuova vita ingombranti, RAE, plastica, alluminio e vetro.
La manifestazione vede gli interventi del professor Massimo Guastella dell’Università del Salento e degli attori teatrali Rosanna De Luca e Raffaele Spedicati in diversi momenti di riflessione e dibattiti sul tema del riciclo e del riuso degli oggetti in ambito artistico.
“Nell’era glocal – ha spiegato Massimo Guastella, autore del manifesto programmatico di questa “nuova era” e professore di Arte Contemporanea presso l’Università del Salento – il raffronto tra opera d’arte e ambiente non poteva restare indifferente al riciclo quale sperimentazione di nuovi media che ha dato vita a esperienze diversamente denominate, quali trash art, eco art, recycled art e così via. In questo clima si inserisce il progetto ‘Una Nuova Era’ di Alberto Moscara che tratta l’idea del riciclo in soccorso dell’ambiente in maniera intelligente, simpatica, partecipata dai fruitori. Sarebbe errato pensare che l’artista Moscara sia un novizio della problematica. Per lui creare riciclando gli scarti è consuetudine. La sua opera e le sue vicende artistiche degli ultimi vent’anni testimoniano come la comunità, gli intellettuali e, soprattutto, gli artisti salentini abbiano continuamente contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica alla tutela ambientale mediante operazioni affidate alla creatività e all’arte visiva”.
Per l’assessore Andrea Guido, delegato alle Politiche Ambientali, promotore e organizzatore dell’evento insieme al suo staff, “c’è una parola che gira volentieri nella cultura ecologica: si chiama riuso. Si parla di riutilizzare scarti, trasformare gli oggetti che hanno terminato un ciclo di vita e sono stati accantonati, in altri oggetti, con funzioni diverse. L’Occidente, dopo un centinaio di anni di ‘società dei consumi’, scopre di avere accumulato una quantità di scarti tale da non essere più ignorata. Diventa fondamentale dunque riciclare; rimettere in ciclo, dopo un minimo intervento, materiali e oggetti altrimenti inutili, di scarto, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi. Ci piace presentare gli eco-artisti perché sono sempre originali, sanno vedere oltre, immaginare a partire da ciò che normalmente viene gettato nei rifiuti o è destinato ad altri utilizzi. In questo senso la loro opera è utile, oltre che bella. Moscara lavora magistralmente, raccogliendo, osservando, lasciandosi emozionare e trasformando la base materiale delle proprie creazioni, cambiandone il destino e assecondandone la natura nascosta. Non sempre si percepisce da dove vengono gli oggetti, ma l’aspetto interessante è che l’emozione c’è comunque e, per questo, gli oggetti di Moscara sono preziosi”.
“Mi ritengo enormemente soddisfatto per quanto realizzato – conclude Guido – ma ho il dovere di chiedere ai mie concittadini di fare una piccola riflessione. Il progetto Bonifica Siti Inquinati, che è stato realizzato dai tecnici del mio Assessorato e che ha permesso di avere la disponibilità di tutti questi oggetti e questi materiali, è costato la bellezza di 350.000 euro. Grazie ad esso sono stati ripuliti quasi tutti i siti oggetto di discarica abusiva presenti sul territorio comunale. Mi chiedo se sia giusto spendere una cifra del genere per risanare una situazione causata dall’inciviltà di qualcuno di noi quando invece lo stesso danaro si si sarebbe potuto investire nello sviluppo di Lecce. La mia speranza è che in futuro l’atteggiamento e la sensibilità di queste persone possano cambiare permettendo a noi amministratori di utilizzare le risorse economiche per qualcosa di più costruttivo”.