Fabrizio Camilli, attraverso il suo ufficio stampa, ha espresso il suo disappunto verso la vicenda della “manifestazione non autorizzata” in occasione dei festeggiamenti dopo il derby Bari-Lecce, chiudendo con l’invito ai tifosi di non mollare. Ecco le sue dichiarazioni:
“Nel leggere la cronaca di queste ore sull’ipotesi di reato addebitata ai tifosi del Lecce, rei di aver manifestato oltre un anno e mezzo fa in occasione di un derby vinto a Bari, mi viene spontaneo un senso di nausea e di schifo profondo verso chi avrebbe il compito di far rispettare la legge nel nostro paese. Ogni giorno si leggono commenti rivoluzionari su questo o quel presunto sopruso subìto dai nostri politici per i quali ci sono manifestazioni a supporto o condanna, ma non ho mai sentito che siano stati accusati di mancata autorizzazione. Faccio alcuni esempi a riguardo: processo Ruby, con 60 parlamentari davanti al palazzo di giustizia; Ilva di Taranto, con 20 consiglieri regionali e comunali che si indignano e manifestano contro Vendola e le sue presunte frequentazioni; mille trasportatori a Genova ed altrettanti a Roma contro la privatizzazione dei trasporti pubblici….nessuna autorizzazione (sciopero selvaggio) tante forme di violenza gratuita (anche solo psicologica) e nessuno ha niente da dire… mi viene il dubbio che dietro questa ennesima violenza contro la Curva Nord ci sia qualcos’altro di poco chiaro e di matrice diversa da quella giudiziaria….ai ragazzi della nord posso solo dire che se la Curva genera fastidio si preparino a difendere la libertà’ di manifestare e chi ha in odio questa nostra libertà si prepari perché ci siamo stancati di subire e se sarà necessario sapremo rispondere sempre ed ovunque, in qualsiasi luogo e circostanza, con tutta la forza e la fede Forza Lecce, perché noi non molleremo mai neanche di fronte ai soprusi ed alle ingiustizie. E che qualcuno si scomodi da quelle comode poltrone, cari amici della politica chiacchierata, perché nel vostro silenzio si annidano tante responsabilità per quello che accade ai nostri ragazzi della curva. Un po’ di coraggio e vediamo di rimettere le cose a posto prima che sia troppo tardi. Perché in quel caso le cose a posto potremmo rimetterle noi è non sarebbe la stessa cosa! Dai ragazzi, non mollate”.