Quanto mi dai se ti uccido 2LECCE – “Quanto mi dai se ti uccido?“, il nuovo libro di Walter Spennato con illustrazioni di Laurina Paperina e la prefazione di Anna Mazzamauro sarà presentato domani sera, alle ore 18:00, presso il Museo della Stampa Martano di Lecce, in piazzetta Duca d’Atene. Converseranno con l’autore Michele Bovino e Marina Pizzarelli.

È difficile cercare gli attributi per questo volume. È una stilettata. È un colpo al cuore ed un colpo ai reni, come quando morì la baronessa di Carini. È un flash continuo che invoglia il lettore a leggere. Nella banalità della cronaca che ripete assassini e crimini efferati e li racconta come si parlasse della lista della spesa, Spennato rende palese la brutalità in maniera assolutamente spontanea e irriverente. Nelle sue parole il sorriso non è qualcosa che inacidisce sulle labbra, piuttosto qualcosa che passa direttamente al cervello, come una scossa elettrica, spingendo il lettore a ragionare sul senso che ha assunto la corrente pulp oggi (e la deriva pulp della realtà stessa).

Quanto mi dai se ti uccido” è riccamente corredato da illustrazioni a colori realizzate appositamente da Laurina Paperina, mentre la prefazione è stata affidata alla nota attrice Anna Mazzamauro, che i più conoscono per l’interpretazione della signorina Silvani nella saga del ragionier Ugo Fantozzi, personaggio nato dalla fantasia di Paolo Villaggio.

La scrittura di Spennato cattura, i suoi omicidi diventano anche i propri, e ci si ritrova ad essere il “serial killer della tangenziale”, poiché, inutile negarlo, a tutti sarà capitato di voler far fuori qualcuno, anche solo perché ci ha magari svelato il finale di un film.

Quanto mi dai se ti uccido?” si presenta senza dubbio come un libro provocatorio e sarcastico, ma cela dei contenuti che ne fanno molto di più. Tra le righe, infatti, il lettore scorgerà una satira politica e sociale sottile e puntuale e i grandi temi di attualità affrontati ne fanno un libro autentico, capace di far identificare il lettore in più racconti. Dal precariato al femminicidio, fino ad arrivare all’attuale governo, Spennato ha rappresentato, senza far nomi, tutta la società, nella sua bruttezza e indifferenza.

L’omicidio come lente d’ingrandimento necessaria per parlare dei problemi poiché, come testimonia la grande attenzione degli italiani per la cronaca nera, spesso solo tramite un delitto si può discutere di ciò che l’ha causato, proprio come è emerso, nella sua ferocia, il fenomeno del femminicidio nel Bel Paese.
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