Evander Holyfield su quel ring perse un pezzo d’orecchio, ma secondo il suo aggressore, Mike Tyson, ha corso il rischio di perdere la vita. “Lo volevo uccidere, ero fuori di me”, si legge in un rovente estratto dell’autobiografia dell’ex campione mondiale dei massimi, in uscita a novembre in inglese con il titolo “Undisputed Truth: My Autobiography”.

Il quotidiano Sydney’s Daily Telegraph, attraverso il suo sito, ha pubblicato uno stralcio dell’autobiografia di Tyson: “All’inizio del match ero tranquillo e fiducioso, ma quando ho visto che Evander cominciava a darmi testate ho capito che la sua era una strategia precisa. Nella seconda ripresa mi ha colpito di nuovo ferendomi ad un sopracciglio, ma l’arbitro ha detto che era solo un incidente, mentre dentro di me la rabbia montava…. Quando è cominciato il terzo round ero furioso, ero così fuori di me che lasciai l’angolo senza precedenti… Ho colpito Holyfield due volte, il pubblico si è infiammato e a quel momento Evander mi ha dato un’altra testata. Cominciavo a sentirmi stanco ma la rabbia e l’adrenalina ebbero la meglio. Volevo solo ucciderlo. Le sue testate erano palesi e io ero furioso. Ero come un soldato indisciplinato, ho perso il controllo, così l’ho morso alla testa. Mi sono trovato in bocca un pezzo d’orecchio e l’ho sputato sul tappeto, poi hanno tentati di riattaccarglielo ma senza successo…”.

Questo e non solo nella tanto attesa autobiografia dell’ormai ex e tanto chiaccherato ex pugile.

Foto: fonte web.

 

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