LECCE – (di Massimiliano Cassone) Scorre lento il tempo verso un appuntamento importantissimo per il Lecce: domenica c’è il Gubbio di mister Bucchi.
Lerda sta lavorando sodo puntellando la difesa a tre che sembra ormai la scelta definitiva, ma la curiosità è tanta su centrocampo e attacco. Il reparto offensivo, che fino ad ora è risultato sterile sia d’idee che di gol, dovrebbe godere del rientro di Mariano Bogliacino (10 gol l’anno scorso ed uno nei play-off). L’uruguagio infatti sembra ormai abile ed arruolabile per tornare e contribuire al rilancio della propria squadra.
Il 3-5-2 usato nelle ultime uscite potrebbe subire un leggero cambiamento in 3-4-1-2 con Bogliacino a ridosso delle punte Beretta e Doumbia (Zigoni) oppure, nel caso in cui Lerda non volesse sbilanciare il peso specifico della squadra in avanti, il Mariano giallorosso potrebbe giocare qualche metro dietro all’attaccante in un originale 3-5-1-1.
Quindi, mentre Miccoli continua ad allenarsi in differenziato, il resto della truppa, Bellazzini escluso (ne avrà per un mese), sarà a disposizione del mister di Fossano che si sbizzarrirà nel creare l’arma dal giusto mix per battere il Gubbio e continuare a camminare sulla strada della guarigione.
È bastata una vittoria, anche se ottenuta contro un avversario molto umile (Paganese), a ridare fiducia a tutto l’ambiente che ora ha bisogno della giusta conferma.
La squadra umbra arriva nella città dei due mari, dopo la sconfitta nel recupero di mercoledì contro il Grosseto, per fare punti e giocherà a viso scoperto con il solito 4-3-3 puntando sulle ripartenze e la velocità degli esterni. Sicuramente sarà una gara aperta a qualsiasi risultato e la differenza, oltre a Bogliacino e alla forza del gruppo, la potrà fare il pubblico se riuscirà per l’occasione a vestire a festa lo Stadio.
Intanto, sul “Via del Mare”, dopo la pioggia di ieri, è ritornato a splendere il sole, sperando che il manto erboso riesca a drenare bene ed asciugare quel che basta per non ritrovarsi impantanati.