LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Quando mister Moriero si è presentato in sala stampa non aveva certo ricevuto il ventilato benservito da parte della società ed ha ovviamente parlato da allenatore dei giallorossi a tutti gli effetti. Nel frattempo, era stata lunga l’attesa prima di avere le dichiarazioni di un tesserato del club salentino. Davanti ai cronisti si è presentato l’unico autorizzato a parlare, ossia il tecnico che, con lo sguardo di chi sa di poter avere le ore contate sulla panchina dei suoi sogni, ma la fierezza di chi sa di avere la propria coscienza a posto, esordisce così: “Commentare quest’altra sconfitta non è facile. Sarò pazzo ma l’approccio alla gara era stato positivo; a mio giudizio, paradossalmente siamo cresciuti sotto il profilo dell’impegno e del gioco. Il Catanzaro ha segnato il primo gol su svarione di un singolo, ma abbiamo avuto la forza di recuperare. Contro una squadra ben organizzata come quella calabrese non era semplice ma sul più bello è arrivata la doccia fredda dell’espulsione di Ferrero ed il raddoppio ospite, anch’esso frutto di un errore di un singolo. Siamo quindi rimasti addirittura in 9 ma nonostante ciò siamo rimasti compatti non abbiamo corso altri pericoli seri ed abbiamo sfiorato il pareggio“.

Parole dette con amarezza ma in lucidità e figlie della convinzione che il lavoro che il gruppo svolge in settimana non ottiene il premio domenicale per determinate ragioni: “Mi chiedete se getto la spugna? No, io non mollo, io vado avanti! Il presidente ed il direttore mi hanno espresso vicinanza, analizzato la partita ed incitato ad andare avanti e metterci più impegno. Le scelte che ho fatto oggi (Bleve per Perucchini e Ferrero per Vinetot, ndr) sono state dettate dalle assenze forzate e dalle condizioni psicofisiche dei ragazzi. Nessuna bocciatura, solo bisogno di contare su chi stava meglio. Se poi ci scappa l’errore che ci punisce significa che dovremo lavorare ancor di più per non commettere certi sbagli“.

Proprio sugli errori dei singoli Moriero si è lasciato sfuggire uno sfogo: “Gol così (parlando del 2-1 catanzarese, ndr) non si prendono neanche in Interregionale… Ripeto però, gli errori dei singoli si possono correggere solo col lavoro in settimana. Non è importante la mia situazione, mi dispiace per la società e per i tifosi a cui mi sento solo di dire che i ragazzi stanno dando tutto, ma tutto ci sta girando storto. Ho perso Miccoli ed Amodio per infortunio, subito 2 cartellini rossi e rischiato comunque di pareggiare. Ci manca quel pizzico di fortuna che farebbe la differenza in questo frangente così critico ed amaro“.

Ma la classifica parlo chiaro, il Lecce è fermo a quota zero punti: “Se si deve commentare solo il risultato è un’altra storia. Quanto tutti, credo, hanno visto oggi in campo è un passo avanti rispetto al più recente passato. Il mio Lecce è rimasto sempre in gioco pur con tutte le difficoltà che ho dovuto affrontare e gli errori di singoli, per cui non mi sento comunque di crocifiggere nessuno. Non meritavamo di perdere, in questo momento ci gira tutto male“.

L’abbraccio dei calciatori al momento del pareggio leccese è giudicato così da Moriero: “Il nervosismo di alcuni è figlio del momento difficile generale. Viviamo settimane di tensione e l’abbraccio è il segno che siamo uniti e che, se me sarà data la possibilità, diremo ancora la nostra in questo torneo“.

Per il Catanzaro si sono presentati ai giornalisti mister Oscar Brevi ed i due marcatori delle reti ospiti: Marchi e Fioretti. Il tecnico calabrese ha dichiarato: “Una vittoria mai facile, il Lecce ci ha dato filo da torcere. Dovevamo soffrire di meno e concretizzare di più le occasioni avute tant’è che, pur se ridotti in 9, i nostri avversari hanno sfiorato il pareggio nel finale. Non voglio illudere la piazza, ma viviamo alla giornata sapendo di poterci togliere grandi soddisfazioni. La vittoria la dedico a Carlo La Forza“. Marchi: “Ho segnato il primo gol e provocato l’espulsione, sono contento per il successo della squadra e per la mia prova. Il Lecce resta sempre una formazione imprevedibile e ricca di giocatori di talento, ma abbiamo vinto restando uniti e sapendo soffrire. E’ la dimostrazione che non servono i nomi per brillare questa categoria, il Catanzaro ne è la riprova. Dedico il gol ai miei genitori ed al povero tifoso Carlo“. Fioretti: “Siamo stati bravi a crederci ed a sfruttare il momento difficile che vive il Lecce. Potevamo chiuderla prima. E’ il mio primo gol stagionale e lo dedico ai miei compagni di squadra che mi hanno sempre incoraggiato. Il campionato sarà difficile e combattuto fino all’ultima giornata. Lo dimostra il Lecce che pur in 9 non ha mollato mai ed ha ottimi presupposti per riprendersi“.

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