LECCE – A partire da oggi e fino al prossimo 24 settembre, in Piazza Sant’Oronzo, tutti i giorni, dalle ore 17:00 alle ore 21:00, sarà possibile apporre la propria firma per dire no alla vivisezione sugli animali.
L’assessorato all’Ambiente di Andrea Guido, infatti, avvalendosi della collaborazione dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente A.N.T.A. Puglia – sezione di Lecce e della cooperativa “Terradimezzo“, ha inteso dare il proprio contributo all’iniziativa popolare “Stop Vivisection“, già avviata in provincia dalla Comunità militante “Andare Oltre” di Nardò.
Grazie a quest’iniziativa, con un milione di firme i cittadini europei possono partecipare in prima persona all’attività legislativa dell’Unione Europea dando la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio NO alla sperimentazione animale e di richiedere con forza un percorso scientificamente avanzato, a tutela degli esseri umani e dei diritti degli animali.
Stop Vivisection, tecnicamente, infatti, intende sollecitare la Commissione europea ad abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che abolisca l’uso della sperimentazione su animali, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana.
“L’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea – ha spiegato l’assessore comunale Andrea Guido – stabilisce che l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze e del benessere degli animali in quanto esseri senzienti. Questo riconoscimento ufficiale porta in sé l’obbligo morale di rispettare i diritti fondamentali degli animali, che devono pertanto essere riconosciuti come una priorità dall’Unione europea e dai suoi Stati membri, e tutelati attraverso un coerente quadro legislativo comunitario. Da questo punto di vista, la sperimentazione animale (o vivisezione) è senza alcun dubbio una pratica inaccettabile, in quanto impone illimitato dolore e sofferenza a esseri senzienti e senza difesa”.
“Chiediamo alla Commissione Europea l’abrogazione della direttiva 2010/63/UE – ha concluso l’assessore – con la presentazione di una nuova proposta di direttiva che sia finalizzata al definitivo superamento della sperimentazione animale e che renda obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’utilizzo di dati specifici per la specie umana in luogo dei dati ottenuti su animali”.