LECCE (di Carmen Tommasi) – Meno due alla delicata ed ardua sfida di Benevento. Match in cui il Lecce di Francesco Moriero è chiamato alla conquista dei 3 punti, dopo le prime due pesanti batoste di inizio campionato con la Salernitana fuori casa e contro la debuttante L’Aquila al “Via del Mare”.
Domenica, con fischio d’inizio alle ore 15:00, la comitiva giallorossa allo stadio “Ciro Vigorito” scenderà in campo, quindi, con l’obiettivo di portare a casa il risultato pieno, anche perché la panchina del tecnico leccese sembra iniziare già a traballare.
Problemi di formazione per l’ex tecnico del Grosseto che in terra campana dovrà fare ancora una volta a meno degli infortunati Diniz e Papini e a cui si aggiungono i dubbi sull’impiego o meno dei titolari Rullo, Bogliacino e capitan Miccoli. L’ex attaccante del Palermo continua a svolgere un lavoro personalizzato per un problema muscolare, ma si spera in un recupero in extremis del “Romario del Salento” che alla fine potrebbe far parte della lista dei convocati per Benevento.
Moriero, comunque, sta cercando in questi giorni di ovviare alle eventuali assenze apportando degli accorgimenti tattici al suo 4-4-2: per ricoprire il ruolo di centrocampista centrale attualmente assegnato all’uruguaiano Bogliacino, il maggiore indiziato è l’ex Cesena Parfait provato accanto al romano Salvi, diventato subito punto di riferimento e “roccia” della mediana giallorossa. Se Miccoli non dovesse recuperare, in avanti, potrebbe essere proposto dal primo minuto il tandem d’attacco Beretta-Zigoni, con il primo più arretrato rispetto all’altro compagno di reparto.
Non è escluso, quindi, che nella gara contro i campani si possa passare al 4-2-3-1 con Zigoni unico terminale offensivo ed alle sue spalle Ferreira Pinto, Bellazzini e Melara. In difesa, sulla fascia sinistra, non ci sarà il terzino ex Napoli Erminio Rullo ed al suo posto potrebbe trovare un posto tra i titolari il baby Nunzella nel ruolo che gli è più congeniale.
Il Lecce e Moriero hanno ancora due giorni di intenso lavoro per definire gli ultimi dettagli tattici per la “calda” trasferta di domenica, con la speranza che l’infermeria offra buone nuove già dalle prossime ore.
Il tutto, sempre a bocche cucite e nella massima concentrazione del duro lavoro sul campo. L’unica medicina che piace al tecnico salentino.