LECCE – (di Carmen Tommasi) Fortemente e visibilmente emozionato. Come un ragazzino alla vigilia di quella partita che ha coccolato e sognato di vivere da tempo da protagonista. Il tecnico Francesco Moriero è sorridente e gli brillano gli occhi nel presentare quella che sarà la prima gara di campionato dei giallorossi tra le mura amiche del “Via del Mare”, lo stadio in cui tifava da piccolo per il suo Lecce e che ora lo vede alla guida tecnica: “C’è tanta emozione in me e nei miei ragazzi nell’esordire nel nostro stadio e davanti al nostro pubblico. Abbiamo voglia di metterci in discussione e ci sono tutti i presupposti per fare bene. Il mio primo sogno -spiega il 44enne tecnico leccese- era quello di allenare il Lecce, il secondo è quello di vedere lo stadio pieno a sostenerci e mi auguro che domani sia così. I nostri tifosi sono il nostro punto di riferimento, sono tutto per noi. Vogliamo iniziare bene nella prima gara casalinga e vogliamo vincere”.

RIPENSANDO ALLA SALERNITANA – Quella di Salerno è stata una partita in cui non si è visto il miglior Lecce, ma l’ex Grosseto non la pensa proprio così: “Contro la Salernitana abbiamo disputato una buona gara. E’ mancato solo il risultato e credo proprio che meritavamo di più. Domenica scorsa abbiamo creato diverse occasioni da gol, capitate a giocatori d’esperienza come Miccoli, Bogliacino e Bellazzini, che non siamo riusciti a concretizzare. La cosa più importante, comunque, è arrivare sotto porta, che significa che la squadra ha lavorato bene per creare situazioni offensive. Non penso che la squadra abbia sofferto nel secondo tempo di Salerno a livello fisico. Dovevamo essere solo più cinici, ho rivisto quella partita e sono arrivato a questa conclusione”.

LA FORMAZIONE – Il Lecce domani dovrebbe scendere in campo con il 4-4-2 con Miccoli-Zigoni nel tandem d’attacco, ma il giorno della vigilia resta sempre qualche dubbio su chi schierare tra gli undici titolari: “Cercherò di fare giocare chi sta meglio fisicamente, ci sono dei giocatori che sono arrivati da poco nel gruppo che con il lavoro di ogni giorno cresceranno come condizione fisica. Quelli che c’erano da prima miglioreranno di settimana in settimana. Sales e Parfait, ad esempio, devono entrare nei nostri meccanismi di gioco e sono dei buoni giocatori, mentre Ferreira Pinto mi sembra pronto. Mi chiedete se ho qualche dubbio di formazione? Spero di averne molti, perché sono i ragazzi che me li devono creare, dimostrandomi la loro voglia”.

L’AQUILA “AGGRESSIVA” – La formazione di Pagliari sfrutterà le proprie qualità per ripartire in contropiede: “Domani affronteremo una squadra che verrà a Lecce con la testa libera, che cercherà di mettersi in mostra e che darà il massimo. In rosa hanno giocatori di gamba e che corrono, perciò ci aspetteranno cercando poi di ripartire. Sarà una partita da affrontare con intelligenza e concretezza. Dal primo giorno di lavoro sto cercando di inculcare nella testa dei ragazzi un atteggiamento aggressivo e propositivo”.

CUORE GIALLOROSSO – Il pubblico del Via del Mare, quello con cui Francesco Moriero da “ultrà” è cresciuto, dovrà essere il valore aggiunto nella gara di domani: “Sono veramente emozionato e mi auguro domani di vedere lo stadio come quando ero bambino e andavo a vedere il Lecce giocare insieme agli ultrà, questa maglia era tutto per me come lo è adesso. Mi auguro e sogno di vedere una tifoseria al fianco della squadra, noi cercheremo di riportare entusiasmo con impegno e risultati. Per noi il supporto dei tifosi è fondamentale e loro sono un punto di riferimento. Loro sono non il nostro dodicesimo uomo, me devono essere il quattordicesimo- quindicesimo uomo. Sogno proprio questo, perchè avere i tifosi vicini per noi è importantissimo. Curve chiuse? Rispetto tutte le decisioni che prenderanno i nostri supporter”.

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