LECCE (di Carmen Tommasi) – Una chanche importante che intende giocarsi alla grande, al massimo delle sue possibilità. Proprio come faceva quando giocava nel Lecce. Gli anni sono passati, ma l’argentino Pedro Pablo Pasculli non è certo cambiato e ora che il club giallorosso lo ha chiamato per guidare la formazione “Berretti” vuole, anzi pretende, che questa sia un’esperienza importante per lui, ma soprattutto per i suoi baby calciatori: “Per me è stata una bella soddisfazione: essere chiamato per allenare una squadra del Lecce, perché – spiega l’ex attaccante giallorosso e campione del mondo con la Nazionale argentina nell’86 – sarà un’importante esperienza in cui spero di dimostrare tutto il mio valore. Da ex giocatore del Lecce ad allenare poi una squadra con gli stessi colori è sempre un emozione particolare”.
Mister Pasculli, cosa si aspetta da questa stagione da parte dei suoi ragazzi?
“I ragazzi per prima cosa si devono divertire e crescere per un futuro migliore. Bisogna maturare insieme a loro e sarà una bellissima esperienza, anche perché sono tutti dei calciatori selezionati. Ma oltre a divertirsi, cosa fondamentale, devono anche impegnarsi e fare dei sacrifici. Devono avere sempre voglia di fare bene. In questo sport, non ti regala niente nessuno e pretendo da loro il massimo impegno, perché solo così avranno delle soddisfazioni per loro stessi ma anche per il club giallorosso”.
Nel pomeriggio affronterete la prima squadra di Moriero: quanto sono importanti per lei questi test?
“Queste amichevoli per noi sono importantissime, perché i ragazzi si confrontano con la prima squadra. Per loro è una grande vetrina, anche perché giocano davanti a mister Moriero che poi li può anche chiamare per allenarsi in alcune occasioni con i grandi. Si possono fare notare quindi sia da me che dal tecnico del Lecce, poi quello di oggi lo prendiamo come un allenamento fondamentale così come i test precedenti”.
C’è un elemento tra i suoi baby giallorossi che potrà trascinare gli altri?
“Adesso come adesso sono tutti dei bravi ragazzi e dei giocatori del ‘96 e ’97. Devo essere sincero: sono molto professionali e stiamo lavorando con tranquillità, ma non faccio mai dei nomi. Ora bisogna solo lavorare e impegnarsi, il resto si vedrà”.
Un’ultima battuta: dove potrà arrivare il Lecce di Moriero in questo girone B che sembra piuttosto arduo?
“Sarà un campionato duro e difficile, perché le squadre quando giocano contro il Lecce moltiplicano le loro forze e sarà sempre così. Bisogna stare con i piedi per terra ma credo che il Lecce abbia tutti i presupposti per fare un campionato importante. La sconfitta contro la Salernitana? Era solo la prima giornata e le prime partite sono sempre particolari (sorride, ndr)”.