LECCE – C’è ancora tanto amaro in bocca in casa Lecce per la sconfitta di domenica sera in casa del Brescia. Il gol-vittoria di Gastaldello a pochi attimi dalla fine, in un colpo di spugna, ha messo la parola fine alla serie positiva della banda Liverani. La striscia perdurava da quattro turni (tre successi e un pari) e ora il secondo posto è appannaggio delle Rondinelle di Eugenio Corini.
Tra i numerosi spunti tattici visti sul terreno del “Rigamonti“, molti riguardano la posizione tattica e l’atteggiamento di Marco Mancosu, il trequartista spesso definito da Fabio Liverani come “l’equilibratore dello scacchiere tattico“.
Il centrocampista sardo, candidato alla palma del migliore del Lecce nel girone d’andata, ha sfoderato una prestazione a corrente alternata: suo lo spunto che ha messo in moto Bovo nell’azione del vantaggio di La Mantia, sua la sgroppata al 45′ che avrebbe potuto portare al raddoppio. Nella ripresa, però, c’è stato un calo verticale al pari della squadra. Nel finale, il tecnico lo ha sostituito con Thom Haye, e non è la prima volta.
Il rendimento maiuscolo del numero 8 giallorosso ha acceso l’interesse di SPAL, Cagliari e Sassuolo, squadre di Serie A pronte ad accaparrarsi le prestazioni di Mancosu già a gennaio.
L’olandese, ai margini ad inizio campionato per permetterne l’adattamento, ha collezionato tre delle sue sei presenze in questi ultimi quattro turni. Due di queste sono state frutto di avvicendamento proprio con Mancosu. Seppur utilizzato a partita in corso e con il contagocce, Haye sembrerebbe, al momento, l’unica alternativa al sardo sulla trequarti che rispetterebbe i comandamenti tattici di Liverani.
Filippo Falco, provato in qualche frangente in avvio, è preferito nel duo offensivo, e Tabanelli, messo dietro le punte lo scorso anno, ha trovato una propria identità sul centrodestra di mediana. In rosa ci sarebbe anche Radoslav Tsonev, ma lo zero alla voce presenze lo candida come il primo della lista partenti.
La tecnica e il curriculum di Haye, giovane ma con esperienze in Europa League e nella massima serie olandese, masticata con continuità per tre campionati, sono indiscutibili. Ma, con il Lecce ancora lassù a battagliare nei quartieri alti della graduatoria, la “soluzione interna” sarebbe sufficiente anche a colmare un’eventuale partenza di Mancosu?
La società ha, spesso e giustamente, coccolato il colpo estivo, il primo messo a segno da Mauro Meluso. Proprio nella stanza dei bottoni del calciomercato invernale, una volta messi alle spalle gli impegni contro Padova e Spezia e assistito all’ultima di andata (il Lecce riposa) si potrebbe capire il mood che il sodalizio di via Costadura vuole dare al girone di ritorno.
La trequarti, regno di Mancosu, forse l’uomo del 2018 del Lecce tra battaglie vinte in Serie C e il ruolo da trascinatore in cadetteria, potrebbe tornare ad essere la zona nevralgica nel futuro prossimo.
Dopotutto, se in campo c’è “l’equilibratore” non potrebbe essere altrimenti…