LECCE – Il palazzo dell’ex Banco di Napoli è pronto a rivivere e a far rivivere il cuore di Lecce: a due passi da Piazza Sant’Oronzo quell’immobile che giace dismesso dal 2009 per troppo tempo ha osservato impotente la fiumana di gente che, riversandosi nelle vie del centro, si stupiva della tetra atmosfera che l’avvolgeva e si chiedeva come mai una struttura così strategica per collocazione non venisse sfruttata adeguatamente.
Da oggi non sarà più così: il palazzo verrà ristrutturato e ospiterà un centro commerciale al piano terra, un resort di lusso ai piani superiori, mentre il giardino pensile sarà destinato ad ospitare eventi socio-culturali in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Merito (e danaro..) dell’imprenditore svizzero Renè De Picciotto, socio dell’Unione Sportiva Lecce al 30%, che ha attenuto l’ok dal Consiglio Comunale per l’acquisizione dell’ex Banco Di Napoli (e il cambio di destinazione d’uso) per una cifra che si aggira tra i 2 e i 3 milioni di euro.
A rivelare i dettagli dell’operazione il vice sindaco di Lecce, Alessandro Delli Noci, in un post su Facebook: “Abbiamo approvato oggi all’unanimità in Consiglio comunale il progetto dell’ex Banco di Napoli, immobile dismesso dal 2009 che sarà finalmente recuperato e restituito alla città sotto una nuova veste. L’ambizioso progetto, nato dall’idea dell’imprenditore svizzero René De Picciotto, prevede la realizzazione al piano terra di sette unità commerciali e un locale bar, al primo piano seminterrato la realizzazione di un’area relax aperta al pubblico, e la realizzazione di sei unità abitative al primo piano e sette al secondo. Il terrazzo ospiterà un giardino pensile, anch’esso aperto all’uso pubblico e ad uso esclusivo dell’amministrazione comunale per l’organizzazione di attività socio-culturali.Valorizzare un immobile storico, renderlo fruibile a tutti e riqualificare – questi gli accordi – l’area circostante rappresenta un beneficio enorme per l’intera collettività. Non solo, utilizzeremo le somme per il contributo straordinario per il rifacimento con basolato dell’intera Via XXV Luglio. Questo è uno degli esempi virtuosi di collaborazione pubblico privato che non va solo nella direzione del recupero di un immobile storico, ma della fruizione collettiva e della riqualificazione di un’area ampia e importante della città. È tutto qui l’interesse pubblico”.