(di Carmen Tommasi) – Quelle esultanze dopo quei gol che hanno fatto la fortuna del Lecce gli mancano immensamente. Così come c’è quell’accesa voglia di ritornare in campo per assaporare quell’inimitabile gusto di sentirsi importante per la propria maglia. Il bomber Salvatore Foti, svincolato, dopo i problemi fisici che hanno condizionato la seconda fase della sua stagione è pronto per accasarsi con una nuova squadra e, nel frattempo, ricorda il suo recente passato con la maglia giallorossa: “Se ritornerei a Lecce? Ho un bellissimo ricordo della città e della piazza, se mi chiamassero io sarei pronto a ritornare. Perché io posso ancora dimostrare di poter fare la differenza, non sono quello della partita con il Carpi, nei play-off non ero al meglio. Il vero Lillo – spiega l’attaccante di Palermo, 17 presenze e 8 gol con la maglia giallorossa nella passata stagione -, è un altro”.
Foti, i problemi fisici che l’hanno “massacrata” durante la seconda fase della scorsa stagione sono stati risolti?
“Adesso va decisamente meglio e sto completando delle terapie presso un centro di mia fiducia. Mi sto allenando da solo in questo periodo, ma è chiaro che lavorare in questa maniera non è la stessa cosa che farlo insieme alla propria squadra e fare un ritiro pre-campionato”.
Quanto le manca l’odore del rettangolo verde?
“E’ normale che manchi e anche tanto, perché a 25 anni (compiuti lo scorso 8 agosto, ndr) hai ancora tanta voglia di giocare, te la senti dentro. I miei estimatori di mercato ce li ho e non vedo l’ora che qualcosa si concretizzi per poter tornare a fare quello che mi piace fare”.
Ha sofferto nel periodo in cui, nello scorso campionato, non ha potuto contribuire ad aiutare i suoi compagni di squadra?
“La carriera di un giocatore non dura a lungo e quando smetti di giocare rimane l’uomo, la persona: ci tenevo a fare bene con il Lecce nella passata stagione e nei tre mesi in cui non sono stato bene sono stato malissimo e ho sofferto tanto. Ora il passato è passato e spero di riprendermi presto quello che mi sono perso in questi mesi. Perché io sono quello che ho fatto vedere del girone d’andata dello scorso campionato”.
Se un giorno a suo figlio dovesse raccontare il ricordo più bello della sua stagione a Lecce, quale sceglierebbe?
“Quello più bello è stato il periodo da settembre fino ai primi di dicembre, quando non avevo problemi con la schiena. In più, ho lasciato tante amicizie e delle persone dentro al Lecce, a partire dal custode del campo fino ai magazzinieri, ho un ottimo ricordo. Purtroppo c’è stato il brutto epilogo che non avrei voluto con i miei problemi fisici, ma a volte il destino gioca brutti scherzi e la fortuna non è stata dalla mia parte. In futuro ritornerei a Lecce, perché è una piazza e città bellissima. Non si può piacere a tutti, questo è chiaro, ma ho ricevuto e ricevo ancora tanti attestati di stima. Non sono per carattere il tipo che fa lo slogan d’amore, ma di Lecce avrò sempre un piacevole ricordo”.
La sessione del calciomercato si è chiusa: cosa si aspetta nel suo immediato futuro?
“Negli ultimi giorni di mercato succedono molte più cose rispetto alla prima fase e ci sono state delle squadre che mi hanno richiesto, in primis l’Avellino che mi avrebbe preso con tranquillità. Dopo aver cercato Marilungo ha pensato subito a me. Mi ha chiesto anche il Monza in C/2, ma poi hanno preso un giocatore più appetibile dal punto di vista contrattuale. A 25 anni spero almeno in un biennale o triennale e la pensa così anche il mio procuratore. Non pretendo cifre elevate, ma solo che ci sia un saldo progetto dietro”.
Per gli svincolati il mercato è ancora aperto: come si vedrebbe in coppia con Miccoli?
“Accanto a Fabrizio? (sorride, ndr). Una punta centrale come me accanto a lui ci andrebbe a nozze ed è uno che ti mette davanti alla porta facendo avere tantissime occasioni da rete. Io il Lecce lo seguo sempre e sarà sempre così,merita di andare via dalla C e la squadra c’è”.
Un in bocca al lupo ai tifosi del Lecce per la nuova stagione.
“La gente salentina merita di salire in categorie superiori e di vincere il campionato che sarà molto difficile e duro, con molte squadre attrezzate nel girone B. Non sono i nomi che fanno vincere il campionato e lo abbiamo visto lo scorso anno, ma tutto quello che c’è dietro. I tifosi devono continuare a fare il tifo, come hanno sempre fatto, e stare vicini ai ragazzi. Il direttore Tesoro e la società hanno fatto un mercato con giocatori di categorie superiori per fare un campionato all’altezza, perché è quello che la piazza giallorossa merita”.
E un in bocca a lupo di Foti a se stesso?
“Quello di tornare il vero Foti, se sto bene posso essere un giocatore su cui fare affidamento. Spero di ritornare presto a giocare (sorride, ndr)”.
Salvatore, quanta nostalgia per quello scorso, incantevole autunno…