LECCE – Si è tenuta stamattina, nella Sala Congressi del complesso Ecotekne a Lecce, la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Accademico 2017/2018 dell’Università del Salento, alla presenza del prof. Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale che per l’occasione ha tenuto una lectio magistralis sul tema della legalità.
Dopo gli interventi di Maria Eugenia Verdaguer, vicepresidente della Consulta del personale tecnico-amministrativo, Robert D’Alessandro presidente del Consiglio degli Studenti ed Emanuele Fidora direttore generale, il rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, ha tenuto il suo discorso inaugurale partendo dalle nuove sfide che l’Università del Salento è chiamata ad affrontare quotidianamente in un contesto sempre più dinamico e complesso.
“In aula – ha detto Zara – oltre al docente adesso c’è anche il professor Google, inteso come qualunque dispositivo elettronico, connesso ad internet, che viene consultato in tempo reale e fornisce una marea di informazioni durante la lezione. Informazioni sicuramente molto ampie sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ma che non possono né devono mutare la necessità del percorso educativo che comporta necessariamente una serie di tappe che qualificano e rendono produttivo, appunto, il percorso di apprendimento. Secondo la tassonomia di Bloom, il primo step è ‘ricordare’, poi si passa al ‘capire’ e quindi all’applicare ciò che si è compreso, quindi all’analizzare e poi ‘valutare’ per poi infine ‘creare’. In sostanza, al di là delle varie classificazioni possibili, l’Università deve fornire quei saperi disciplinari e trasversali per sviluppare competenze adeguate nei laureati, competenze di spessore, analitiche e critiche per comprendere adeguatamente la travolgente complessità che ci circonda“.
Dopo questa introduzione, il Rettore è passato ad analizzare i dati delle immatricolazioni che quest’anno si attestano su uno straordinario incremento dell’11% rispetto all’anno accademico precedente, frutto di un lavoro fatto sull’offerta formativa che si arricchirà presto del nuovo percorso professionalizzante in Ingegneria delle tecnologie industriali. “Un percorso – ha spiegato Zara – attivato solo in 15 atenei in tutta Italia che risponde all’esigenza di una formazione terziaria professionalizzante e che ci allinea con l’Europa“.
Tra i punti importanti del discorso del Magnifico Rettore: la forte collaborazione attivata attraverso protocolli d’intesa con i Comuni di Lecce e Monteroni, il finanziamento di circa 9 milioni ottenuto dal Disteba, la realizzazione di una Community Library, le 19 borse di studio che saranno attivate per i dottorati innovativi con caratterizzazione industriale e quelle attribuite agli studenti titolari di protezione internazionale. La conclusione del discorso è stata dedicata alla nuova nomina del Direttore Generale dell’Università del Salento.
“Nei prossimi giorni – ha annunciato il Rettore – il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione nomineranno il nuovo Direttore Generale che prenderà le redini dal punto di vista organizzativo-gestionale del nostro Ateneo. In merito ho delle priorità che corrispondono a quelle di Unisalento e che ci permetteranno di consolidare lo straordinario risultato raggiunto in questo ultimo anno. In particolare penso a: un’organizzazione interna più efficiente ed efficace che consenta di dare delle risposte adeguate in tempi congrui; servizi per gli studenti sempre più ampi; un’internazionalizzazione vera, anche nei servizi, che consenta di attrarre studenti da altri Paesi; un’edilizia di qualità, confortevole, vivibile e sicura per tutta la comunità accademica; il reperimento di risorse che consentano il reclutamento di docenti e personale tecnico-amministrativo“.
Grande attenzione e interesse ha suscitato la lectio magistralis del prof. Cassese, accolto dagli studenti in maniera sorprendente. In tanti a fine lezione hanno voluto incontrarlo e farmulargli domande di approfondimento sulla sua lezione che è stata un excursus sulla Carta Costituzionale. Dalla genesi alle linee portanti della sua attuazione, passando per i pilastri che la compongono, il docente ha ripercorso tutta la storia dell’Atto normativo che racchiude i diritti e i doveri dei cittadini. “Credevamo che le stelle fossero a portata di mano, scrisse un testimone di quei giorni in cui si stese la Costituzione nel ’46 – ha concluso il giurista – ma quando fu disfatto lo Stato monarchico e fascista e, per la prima volta, il popolo fece sentire la sua voce, ecco molte di quelle persone afferrarono alcune di quelle stelle che sembravano a portata di mano, mentre altre stelle sfuggirono. Io penso che il nostro compito, il compito di tutti i giovani e vecchi, sia almeno di ridare quella speranza, cioè che le stelle siano nuovamente a portata di mano“.