PERUGIA (di Luca Manna) – 15 partite, 45 punti a disposizione, più di 1350 minuti da giocare: questi numeri non sono validi per essere giocati al Lotto, ma sono semplicemente ciò che rimarrà ancora del campionato 2017/’18 per il Girone C della Serie C alle ore 16:30 di domenica prossima. Ed è tanto, tantissimo ancora da vivere e da affrontare.
La partita che si giocherà al “Via del Mare” sarà sicuramente importantissima, forse anche decisiva sotto alcuni aspetti di natura emotiva, ma non scriverà la parola fine su nulla che riguardi il traguardo, l’obiettivo che il Lecce ed il Catania hanno fissato ad inizio campionato. Proprio per questo e soprattutto perché credo non sia il caso di caricare questa sfida di ulteriori pressioni e aspettative, volutamente mi fermo ai numeri snocciolati e preferisco soffermarmi sul commentare questi primi 15 giorni di “mercato di riparazione” che il diesse Mauro Meluso ed il suo staff hanno affrontato, un mercato che poi di riparazione ha veramente ben poco perché il Lecce, seppur non sia squadra “ammazza-campionato” come dichiarato da Fabio Liverani qualche giorno fa, ha un organico che ha dimostrato di poter andare avanti anche così come è stato strutturato in estate, nonostante il normale condizionamento di una guida tecnica che è cambiata in corsa e che adesso vorrebbe qualche aggiustamento più consono al suo progetto tecnico e tattico.
Conosciamo tutti la precisa richiesta di mister Liverani riguardante un trequartista che abbia caratteristiche differenti rispetto ai giocatori più impiegati in quel ruolo fino a questo momento. I vari Tsonev, Mancosu o Costa Ferreira sono più centrocampisti abili nell’inserimento e nel fungere da raccordo fra centrocampo e punte, sono quel prototipo di “assaltatore” di aree di rigore nato forse con l’intuizione di Spalletti a Roma, quando iniziò a proporre Simone Perrotta alle spalle di Totti reinventato centravanti.
Discorso diverso invece merita Mario Pacilli, giocatore che ammiro moltissimo proprio per quella abilità dimostrata lo scorso anno di tirar fuori dal nulla giocate di fino e per la propensione a saltare l’uomo creando superiorità numerica in fase offensiva. La partita giocata a Caserta contro la Juve Stabia, la prima da titolare per SuperMario da numero 10 ci aveva mostrato un giocatore assolutamente adatto a ricoprire quel ruolo così bello e forse bistrattato nell’era del calcio tutto muscoli e fisico. Il problema è stato però la mancanza di continuità di prestazioni nelle successive partite, dovuta probabilmente a diversi problemini fisici che ne hanno condizionato allenamenti e recensioni positive da parte di critica e, a questo punto, anche del mister. Continuo a ritenere Pacilli assolutamente adatto a ricoprire il ruolo di trequartista di fantasia, ma evidentemente Liverani ha bisogno di altro, magari di un giocatore che sia pronto sotto tutti i punti di vistae la fiducia che il mister si è assolutamente meritata finora mi induce a pensare che alla fine sarà fatta la scelta più giusta per il bene del Lecce e del prosieguo del campionato.
Ed ecco quindi che Meluso, fra dettami del tecnico, difficoltà nel trovare società pronte a liberare giocatori di grande valore senza avere valide alternative a disposizione e difficoltà ambientali su certi nomi circolati, è al lavoro in maniera certosina per trovare il fantasista che consenta a Liverani di avere quel giocatore che possa spezzare gli equilibri, quel giocatore che con un dribbling o un assist sappia rompere gli incantesimi di partite chiuse e regalare la magia di un calcio romantico che a volte è solo un lontano ricordo.
Ma il mercato del Lecce però non vive di soli trequartisti ed è abbastanza evidente come si stia lavorando con assoluta lungimiranza ed intelligenza per perfezionare un gruppo che ha veramente poco da migliorare. In questo senso, le due operazioni oramai annunciate dell’arrivo di Matteo Legittimo e Ransford Selasi, sono colpi forse passati in sordina, ma che invece bisogna registrare con grandissima soddisfazione.
A parte il dispiacere dell’addio a Mirko Drudi, ottimo giocatore e uomo mai sopra le righe, l’acquisto di Legittimo rifornisce la rosa del Lecce di un calciatore forte, duttile e capace di coprire due ruoli con la stessa bravura e caparbietà, legato alla maglia che rappresenta la sua terra, con un conto in sospeso con la categoria per via del recente passato in maglia giallorossa e che ci permette di liberare uno slot nella casella “over” per via del suo status di giocatore bandiera. Magari nomi più altisonanti attirano facilmente gli entusiasmi di una tifoseria, ma con ancora negli occhi il ricordo delle belle prestazioni di Matteo nell’ultimo anno a Lecce, che gli hanno permesso di avere la chiamata in Serie B agli ordini di mister Cosmi, ho subito pensato che questo colpo sarebbe stato, e adesso è, uno di quelli che rendono il Lecce una squadra che da forte diventa fortissima anche nel pacchetto arretrato. Luca Di Matteo e Matteo Legittimo sono due terzini da Serie B “alta”, ed ora invece giocano nel Lecce e questo, cari amici, vi deve rendere orgogliosi del lavoro messo in pratica da Meluso.
Se poi vogliamo essere pignoli guardando il cammino del Lecce fino ad oggi, possiamo tranquillamente affermare che qualche volta si è sentita la mancanza di un centrocampista capace di “fare legna” in mezzo al campo, di un giocatore in grado di interdire e spezzare ripartenze e velleità dei centrocampisti avversari. Meluso, su indicazione del mister, ha pensato di coprire questa piccola pecca acquistando o in procinto di farlo (non si conosce la formula) Ransford Selasi, calciatore ghanese del Pescara di soli 21 anni, ma che conta ben 52 presenze in B divise fra gli abruzzesi ed il Novara. Quando in così giovane età hai già accumulato un discreto numero di apparizioni nella categoria che è ad un passo dal sogno della Serie A, vuol dire che sei calciatore nel quale molti allenatori e addetti ai lavori vedono delle potenzialità non indifferenti. Pur non conoscendo a fondo il ragazzo, mi sento di dire che anche questo è uno di quei colpi da classificare come “intelligenti” perché, come detto, copre una piccola lacuna per caratteristiche tecniche della rosa e ci permette di avere in gruppo un “under” che ha già fatto esperienza e quindi relativamente pronto e che ha una voglia matta di sfondare nel calcio che conta, consapevole che Lecce può essere crocevia fondamentale per la sua giovane carriera.
Insomma, in attesa del trequartista tanto atteso e corteggiato, Meluso sta lavorando con grande sapienza per rendere il Lecce più forte e completo di quanto già sia senza alterare equilibri e consapevole che bisogna fare poco, ma bene.
Il mercato del Lecce fino ad oggi si racconta come mercato intelligente e, permettetemi la battuta, l’unico trenino che sembra interessare al Ds, al mister e a tutto lo staff societario sembra essere quello che porta in una sola direzione… da tanto tempo inseguita, ma che per scaramanzia non nomineremo fino a quando il cartello di benvenuto non sarà ben visibile all’orizzonte!