LECCE – Oggi pomeriggio si è finalmente conosciuto almeno l’iniziale cammino che attende i 57 club di Serie C nel prossimo torneo. La cerimonia del varo dei calendari della nuova Serie C si è svolta in diretta web presso l’ex Aurum di Pescara (dove si giocheranno le Final four tra il 4 ed il 9 giugno 2018) ed è servita per scoprire anche il logo che sostituisce quello della Lega Pro, col cambio di denominazione voluto dai vertici del terzo campionato italiano per un senso di appartenenza manifestato dalla maggior parte dei tifosi delle squadre che compongono i tre gironi. Peccato che il malumore che serpeggia tra i sostenitori delle formazioni che saranno impegnate in questa competizione sia di gran lunga superiore al presunto “senso di appartenenza”, soprattutto dopo le innumerevoli contraddizioni registrate in quest’estate che minaccia di avere ancora altri strascichi…
Il tutto, con un giorno di ritardo rispetto ai programmi iniziali, visto che si attendeva il pronunciamento del Collegio di Garanzia del Coni a cui il Rende aveva presentato ricorso contro il mancato ripescaggio. L’accoglimento delle istanze dei calabresi ha fatto sì che ora ci si ritrovi a dover gestire 57 club, con la conseguente impossibilità di stilare l’intera stagione, ma limitandosi solo alle prime tre giornate.
Nel Girone C, che giocherà inizialmente di sabato, il Lecce di mister Roberto Rizzo sarà impegnato nella prima gara in trasferta contro la Virtus Francavilla Fontana del presidente Macrì (presente nell’ex Aurum) e del tecnico Gaetano D’Agostino. Alla seconda giornata, esordio al “Via del Mare” contro il Trapani, mentre nel terzo turno i giallorossi se la vedranno con il Catania di Cristiano Lucarelli. Una partenza col botto e gare ricche di insidie per i salentini che saranno subito chiamati a dare un messaggio forte al campionato.
Il presidente Gabriele Gravina, presente a Pescara, ha parlato inizialmente del caso-Rende, dando il benvenuto alla cinquantasettesima società, ma aggiungedo: “Non condivido il metodo. Le regole vanno osservate da tutti per rispetto verso quei presidenti che fanno tanti sacrifici. Dobbiamo lavorare per una grande riforma di questo campionato, che vada contro il conservatorismo, soprattutto quandio si ricorre alla commuiserazione“.