LECCE (di Luca Manna) – Non sempre nel calcio vincono i più forti, i favoriti. Il segreto di questo fantastico sport che appassiona milioni di italiani è proprio in questa sua magia, nella possibilità che “Davide” a volte abbatta “Golia”, regalando un sogno a tutti i propri tifosi. Il nostro Lecce per anni ci ha abituato ad essere un novello Davide, ritrovandosi al cospetto di tutti i club più blasonati dello stivale e giocandosela a viso aperto e, spesso, scrivendo sul libro della propria storia pagine indelebili, che per sempre rimarranno nel cuore di ogni tifoso. La storia però cambia, il tempo passa inesorabilmente e la ruota gira; dalle trasferte a Roma, a “San Siro” o a Torino, ci siamo ritrovati in una dimensione ridotta sia dal punto di vista dell’appeal che, ahinoi, anche da quello di una categoria che non ha scalfito la passione di molti, ma che lascia molto spesso interdetti per le scelte organizzative. Ed è così che, ad un certo punto, abbiamo smesso di essere Davide nell’elite del calcio nazionale e ci siamo ritrovati molto spesso ad essere dei Golia in questa Lega Pro, subendo punizioni ed umiliazioni contro club e tifoserie che vedono nel Lecce la possibilità di scrivere la propria di pagina indelebile sul libro della loro storia.
Domenica, nell’andata degli Ottavi di Finale dei Play-Off di Lega Pro, dai quali solo una su 28 ce la fa ad entrare in Cadetteria, affronteremo una squadra che ha sicuramente blasone e passato importante, ma che da tanti tantissimi anni non affronta giornate di questo genere e che sicuramente, vista anche la differenza tecnica, cercherà di fare il Davide contro il Golia giallorosso. Loro avranno una voglia matta di continuare a stupire, ma questa volta deve essere quella in cui Golia torna gigante invincibile, affrontando questa “battaglia” fingendosi un Davide qualunque e mettendo sul rettangolo di gioco la stessa immensa ed epica voglia che serve quando per vincere si deve gettare il cuore oltre l’ostacolo, qualsiasi esso sia. La “voglia matta” la dobbiamo avere e la abbiamo anche noi, la voglia di tornare finalmente nel calcio che conta, la voglia di abbandonare una categoria che mostra ogni anno sempre di più le sue contraddizioni, la voglia di stappare una bottiglia e brindare finalmente ad un traguardo che sono anni che sfioriamo e che sembra irraggiungibile.
Abbiamo voglia di colorare Lecce di giallorosso, abbiamo voglia di partite su Sky, con Diletta Leotta che parli di noi; abbiamo una voglia matta di giocare il derby con il Bari e vincerlo sia all’andata, che al ritorno. Abbiamo voglia di giocare il sabato pomeriggio e, qualche volta il venerdì o il lunedì sera, così come abbiamo voglia che l’Italia torni a parlare di noi per i nostri successi, per le nostre imprese e non più per raccontare di una nobile decaduta che non riesce a risorgere dal pantano della Lega Pro.
Abbiamo dentro una voglia matta pronta ad esplodere; sentiamo che ci condiziona le giornate, sentiamo che ci fa battere forte il cuore, sentiamo che ogni tanto ci fa tremare per ansia, tensione, ma mai per paura; sentiamo che fa scorrere il tempo lento, troppo, e che i minuti che ci dividono dal verdetto del campo sembrano essere ore, ed i giorni mesi. Abbiamo voglia di vincere e di cominciare a farlo da domenica prossima fino ad arrivare al 17 giugno, data in cui realizzare sogni oggi ancora così lontani da poterli anche solo immaginare o progettare…
Abbiamo una voglia matta di cantare a squarciagola, di piangere di gioia, di credere ad un sogno come hanno fatto in questi ultimi anni a Frosinone, Carpi e Ferrara, ma abbiamo voglia anche di normalità, quella che purtroppo da 5 anni a questa parte sembra utopia. Abbiamo questa voglia matta e sappiamo anche che si chiama Serie B. Si parte domenica e, un passo per volta, proviamo a soddisfarla. Avanti Lecce!