LECCE – L’allenatore del Siracusa Andrea Sottil non riesce a nascondere la delusione per la sconfitta patita al “Via del Mare”, risultato figlio, secondo lo stesso tecnico, delle sviste arbitrali: “Ci abbiamo provato fino alla fine. È una sconfitta assolutamente immeritata. Nel primo tempo dovevamo essere avanti noi, al di là del rigore, che non voglio giudicare, per le tre palle-gol create. Siamo stati sempre in partita, abbiamo giocato alla pari il primo tempo e dovevamo chiuderlo in vantaggio. Oggi eravamo noi a sembrare un squadra da alta classifica. Non mi piace parlare degli arbitri ma c’è un regolamento; sono nel calcio da trent’anni e reputo l’intervento di Perucchini da espulsione diretta per fallo su chiara occasione da rete, come pure la manata di Doumbia, una grande ingenuità, su Catania non era certo da giallo. Se chiedi il supporto dell’assistente e poi ammonisci, sbagli due volte. Sarebbe stato allora meglio far finta di nulla. Le immagini parlano chiaro…”
Il canovaccio della partita non cancella la consapevolezza sulla buona prestazione del Siracusa al cospetto di un avversario, sulla carta, più quotato: “C’è rammarico nella mia squadra, sono dispiaciuto per non aver portato dei punti a casa dopo una prestazione di questo calibro. Le decisioni arbitrali sono discutibili, qui facciamo sacrifici tutta la settimana e la partita è stata determinata da episodi. Il Lecce è una grande squadra, brava nelle ripartenze, ma non ho visto una grossa superiorità. Mi aspettavo una prestazione così da parte dei miei, stiamo facendo qualcosa d’importante per quello che è il nostro obiettivo e la prova di oggi dà ulteriore consapevolezza. Stiamo crescendo. Si può perdere nel calcio, lo so, però oggi perdiamo ingiustamente”.
Sottil poi dà la sua lettura della lotta al vertice: “Chi andrà in B? Difficile dirlo, non si vive il quotidiano e basarsi sull’incontro è riduttivo. Juve Stabia, Lecce, Foggia e Matera hanno organici importanti. I panchinari del Lecce possono fare i titolari in Serie B. Sono tutte squadre forti, ma hanno qualità diverse. La Juve Stabia l’abbiamo affrontata sabato ed è stata messa sotto dal nostro dinamismo. Nel Matera, quando sta bene, ho visto intensità e aggressività. Le squadre di Auteri sono complete sotto questi aspetti. Il Foggia si poggia sulla base imposta da De Zerbi, con meccanismi sincronizzati. Il Lecce, dal canto suo, ha grandi individualità che possono colpire in ogni momento. Se la giocano tutte e quattro, ognuna con le proprie caratteristiche”.