ANDRANO – Sabato 19 novembre ad Andrano sarà presentato il nuovo libro di Paolo Maci, intitolato “Mi chiamo Eva” (96 pagine, autopubblicato, € 15,00). L’appuntamento, organizzato dalla Pro Loco, è fissato alle ore 18:30 nella sala conferenze del castello (inresso libero). Nel libro di Maci, cinque donne raccontano all’avvocato storie di sopraffazione, di violenza e di ossessioni patologiche di cui sono vittime; donne ferite ma non sconfitte, che hanno trovato la forza di reagire e chiedono giustizia nelle aule di un Tribunale. Le cinque protagoniste offrono una narrazione cruda, a tratti raccapricciante, del loro vissuto con uno stile televisivo che avvince il lettore, lo porta a commuoversi, indignarsi ed interrogarsi nell’attesa del finale. L’avvocato, che raccoglie le loro voci rimettendo in piedi la stessa dignità crudelmente schiacciata da uomini senza scrupoli, veicola nella difesa delle vittime il dolore, l’angoscia, il sentimento di impotenza di fronte alla violenza subita ed è consapevole, come ogni difensore, che il futuro delle sue assistite si giochi anche nelle aule di un Tribunale, dove essere credute significa in parte riacquistare la propria dignità ferita.
“…Ma ora Elena è morta. Dopo un anno di ospedale e quattordici interventi ho deciso che il mio nome di allora sarebbe stato Alena. Il nome che era riportato sui miei documenti polacchi e che io, in Italia, non avevo voluto usare. Nella mia nuova vita mi chiamerò Alena…”
Il racconto, l’assistenza e la denuncia sono tre fasi che sfociano nel ritratto del risveglio, della coscienza dei propri diritti violati, della fiducia nelle istituzioni. Si impara a non sentirsi colpevoli ed a dire di no. Bisogna far parlare il coraggio nascosto. Questo si legge tra le righe in Mi chiamo Eva. L’incontro prevede l’intervento del presidente della Pro Loco, Giuseppe Urso, mentre dialogherà con l’autore la giornalista Lucia Accoto.