LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Paura di volare? Valori tecnici tendenti al basso? Guerra di nervi e perenne attesa di una svolta che non arriva quasi mai? Di tutto un po’ per fotografare l’andamento del Girone C di Lega Pro che stenta a trovare una vera reginetta o la squadra ammazza-campionato, in grado di mettere tutte le altre pretendenti alla promozione in riga e lasciare che le ambizioni di approdare in Serie B siano legate solo ai tanto temuti play-off.
Neppure dopo la terza gara del girone di ritorno si può indicare chi abbia le carte in regola per dettare legge e staccare le concorrenti in maniera netta. Stiamo assistendo ad uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni, in cui sono almeno 5 i club in grado di puntare al primo posto finale. Una media-punti tutt’altro che eccezionale tenuta da quante viaggiano nelle zone nobili della graduatoria avalla tale tesi. Inoltre, l’elemento che difetta a tutte e le accomuna su uno stesso piano è la mancanza di cinismo che serve per approfittare dei mezzi passi falsi avversari. In pratica, ogni volta che una tra Casertana, Foggia, Benevento, Lecce e Cosenza non centra i 3 punti, le altre non riescono quasi mai a punire chi frena la propria corsa. Una sorta di gioco al “non facciamoci del male” che rischia di decidere la lotta per la promozione in volata. A meno che, qualcuna delle pretendenti non inizi d’un tratto a perdere colpi, assottigliando il numero delle concorrenti. Un’ipotesi avvalorata dalla constatazione che nessuna squadra sembra davvero attrezzata al meglio per non correre rischi o restare senza fiato sul più bello.
Un bene? Forse sì, almeno se si guarda l’andamento del torneo dalla prospettiva della società salentina, chiamata a rincorrere anche quest’anno la cima della classifica come una vetta che la si vede lì, a portata di mano, ma che invece non si raggiunge mai pur arrampicandosi con determinazione e tanto sacrificio senza scivolare all’indietro (leggi sconfitte). Di positivo c’è però ad oggi una condizione atletica che appare di tutto rispetto, certamente superiore a quella delle antagoniste. Restare imbattuti per 10 turni di fila non è roba da poco, soprattutto in questa categoria e Piero Braglia sottolinea spesso che alternare vittorie in casa e pareggi in trasferta significa il più delle volte promozione. Le prossime 3 partite potranno però dire molto sul futuro che attende Papini&Co. bravi a non perdere, questo è innegabile, ma non in grado ad inanellare un bel filotto di vittorie che stronchi il morale dei rivali.
Vero è, come si diceva, che l’equilibrio è la dominante del campionato. In molti vedono il Foggia come la candidata più seria a vincere il Girone C, eppure i “satanelli” ultimamente stanno steccando davanti al pubblico amico ed il derby al “Via del Mare” in programma tra tre settimane potrebbe segnare una sorta di spartiacque per il resto della stagione. Nel bel mezzo, ci sono le ultime ore di calciomercato in cui un po’ tutti cercheranno di mettere a segno colpi importanti. Insomma, il bello pare proprio che debba ancora venire…