logo MessinaLECCE- Riconquistare la Lega Pro con un ripescaggio il 31 agosto, dopo il tonfo in D della Vigor Lamezia, e navigare nei quartieri alti al contrario di tutti i pronostici. I tifosi del Messina sono abituati a delle altalene di emozioni, dal rocambolesco duello dell’anno scorso con la Reggina, giocato più volte non solo sul rettangolo verde. L’attualità dice che Lecce-Messina, in programma domani alle 17:30, è uno scontro importante in chiave play-off, anche se le ambizioni della squadra allenata da Arturo Di Napoli sono ben lontane dai sogni promozione. La posizione favorevole dei peloritani è figlia di una striscia positiva di otto partite dall’inizio; la prima sconfitta è arrivata solamente allo “Zaccheria” di Foggia (2-0). L’altro passo falso col Catanzaro di due giornate fa (1-0) è il bilanciamento di un rendimento insidioso, evidenziato dalle vittorie ad Andria e Melfi e dai pari a Benevento e Pagani. Analizzando i numeri della classifica, è facile identificare nella retroguardia, la migliore del campionato con sole 6 reti al passivo, la forza della squadra allenata da Re Artù, ex bomber del Messina di Serie A insieme a Riccardo Zampagna; di quella squadra c’è un erede che lotta ancora in campo, e che erede. Il quartetto difensivo probabilmente sarà presidiato ancora da Alessandro Parisi, 38 anni ed un sinistro esplosivo che ha fatto la storia del calcio sulla riva siciliana dello Stretto. L’ex, tra le altre, del Bari non viaggerà più come un pendolino sulla corsia mancina, ma occuperà il centrosinistra, provando a pungere con le proverbiali bordate da calcio piazzato.

Le sensazioni del primo terzo di campionato sono un po’ affievolite dal leggero calo dei giallorossi, preoccupati dai tre turni senza reti nelle ultime tre uscite contro Catania (0-0), Catanzaro e Juve Stabia (0-0). Contro le Vespe, ospitate tra le mura amiche del “San Filippo” il gol è mancato anche per la paratissime del portiere campano Polito, provvidenziale sul centrocampista peloritano Giorgione. A Lecce, Di Napoli proverà ad interrompere questo digiuno in grande stile nonostante l’assenza dei due attaccanti Gustavo (l’anno scorso a Lecce ed ex dell’incontro insieme a Barraco) e Tavares, indisponibili insieme al mediano Bramati. Le defezioni tolgono molti dubbi di formazione, imperniata sempre sul 4-3-3, schema prediletto quest’anno dal Messina. L’attacco dovrebbe essere capitanato da Cocuzza, capocannoniere stagionale con 4 reti, affiancato da Barraco ed uno tra Padulano e Salvemini, anche se contro il Foggia ha trovato spazio dal 1’ l’ex Foggia Leonetti. La mediana, gestita dai tempi del metronomo Baccolo, potrebbe esser completata da Giorgione e Fornito, elemento dai piedi educati da tenere d’occhio. Davanti al portiere Berardi, la difesa comandata da capitan Parisi, coadiuvato dall’altro centrale Martinelli, sarebbe completata da De Vito (ex Milan) a sinistra e Barilaro a destra.

I ventidue convocati di mister Arturo Di Napoli per la sfida al Lecce:

Portieri: Berardi, Addario;

Difensori: Barilaro, Burzigotti, De Vito, Fiumara, Frabotta, Fusca, Parisi, Martinelli, Russo, Zanini;

Centrocampisti: Barraco, Biondo, Fornito, Giorgetti, Pepe;

Attaccanti: Barraco, Cocuzza, Leonetti, Padulano, Salvemini.

 

 

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