LECCE- Il cambio in panchina con Piero Braglia al posto di Antonino Asta ha portato il fisiologico cambio di fisionomia tattica. Il Lecce, dal creativo 4-2-3-1 poi convertito in 4-4-2 per necessita ed infortuni, sta pian piano passando al 3-4-3, modulo prediletto dall’allenatore grossetano. L’inversione tattica ha chiuso la via a tanti giocatori arrivati nel Salento su suggerimento proprio di Asta, propenso a giocare sulle fasce. Il mercato condotto dal d.s. Stefano Trinchera ha consegnato allo staff tecnico una squadra capace di coprirsi con due effettivi per ogni posizione in campo. La difesa a tre disposta poi da Braglia, e le scelte decise seguite, hanno relegato in panchina calciatori potenzialmente titolari, indispensabili nel corso di Asta. La partita di coppa Italia, gestita con il fisiologico turnover, darà quindi una chance per il riscatto.
Porta– Filippo Perucchini ha diradato sin da subito le nubi sulla titolarità della porta leccese. Max Benassi, bloccato anche da anche guaio fisico di troppo, è il candidato principale alla maglia numero 1 in occasione della partita contro il Matera. Non è da dimenticare il contributo di Marco Bleve, prorompente l’anno scorso con il Martina Franca e potenziale titolare in qualunque squadra di Lega Pro.
Difesa– Andrea Beduschi e Francesco Lo Bue parevano giocarsi il ruolo di terzino destro nella difesa a quattro. Il passaggio alla retroguardia a tre ha reso entrambi dei comprimari, chiusi anche dalla verve di Lepore, bravo a coprire il ruolo di laterale destro nel quintetto di centrocampo. A sinistra lo stesso percorso è stato tracciato da Liviero, punto fisso dell’out mancino di Asta e ora rincalzo di Matteo Legittimo. Al centro, il riscatto di Nicolò Gigli e il rientro dall’infortunio di Ciccio Cosenza hanno chiuso la via ad Alessandro Camisa, passato dalla titolarità in B a Vicenza con sguardo sulla A alla panca del “Via del Mare”. Domani potrebbe essere una buona occasione per tutti, impegnati a provare i dettami del 3-4-3 in un match vero. Più indietro è Sedrick Kalombo, potenziale partente a gennaio.
Centrocampo– Sergiu Suciu è stato spesso uno degli elementi meno in forma delle prime partite. Il romeno fatica a sgomitare nel quintetto di mediana comandato da Romeo Papini e Giuseppe De Feudis. La predisposizione offensiva di certo non lo aiuta, ma il campionato è lungo e l’estro di Suciu servirà sicuramente a dare altre scelte. Balint Vécsei, l’oggetto misterioso dell’attacco giallorosso, si è ritagliato per la prima volta un posto da titolare al “Valerio” di Melfi, compiendo anche una bella prestazione, giocando un ruolo da protagonista nel gol-vittoria di Checco Lepore. Un capitolo a parte lo meritano i giovani Matteo Pessina e Gianmarco Monaco, tristemente ai margini delle gerarchia, specialmente il salentino, ritornato a dare manforte alla formazione “Berretti” dopo il ritiro con la prima squadra. Una parabola diversa probabilmente sarà percorsa da Stefano Salvi, tornato in piena forma.
Attacco– Gli infortuni occorsi a Juan Surraco e Davide Moscardelli non permetteranno tanto turnover in attacco. Le scelte per la partita di Coppa Italia vedranno presenti soltanto Abou Diop e Andrea Cicerello. L’ex Matera è ancora alla ricerca del primo gol giallorosso, mentre l’ex freccia della “Berretti” di Pasculli e della “Primavera” del Napoli probabilmente centrerà la seconda presenza dopo lo spezzone disputato a Martina Franca.