GALLIPOLI (di G.De Pandis)– Il presidente del Gallipoli Saverio De Benedictis è intervenuto in conferenza stampa per chiarire numerosi aspetti in merito all’ordinaria amministrazione del sodalizio jonico.
In apertura il neo-patron chiede la massima collaborazione a tutte le componenti che ruotano attorno il Gallipoli: “Dobbiamo chiarire una situazione che deve essere alla base dei rapporti a livello umano professionale e calcistico. Ora rappresento il Gallipoli Calcio e la città di Gallipoli, devo fare il mio meglio per portare in alto il nome dei colori sociali. Io sono una persona chiarezza, non è un vanto, dovrebbe essere così per tutti, per far fuori ogni tipo di problema con la massima educazione. Quello che vorrei instaurare con i giornalisti e con tutti gli addetti ai lavori è un buon rapporto, chiedo buon senso. Non ho intenzione di piangere miseria ma voglio ripianare una situazione deficitaria, quasi scandalosa. Lasciamo da parte il perbenismo, se qualcuno vuole sapere chi è Saverio De Benedictis può venire a parlare con me, voglio guardare in faccia le persone. Non voglio le infamità. Mi piace la chiarezza, voglio la professionalità, non le dicerie. Non metto in discussione il lavoro di nessuno, ognuno si deve assumere le sue responsabilità. Ben venga la critica ma costruttiva. Per esempio domenica abbiamo giocato una gran partita, sarei stato arrabbiato se avessimo pareggiato, ma chi non ha visto il match nota il 3-0 finale e pensa ‘che cadaveri!’. L’inesperienza e le lacune in qualche reparto hanno però impedito un buon risultato nonostante noi avessimo in campo moltissimi under. Ci può stare, sono le regole del calcio. Il risultato è quello che conta. Oggi sono giunti degli elementi, domani ne arriveranno altri. Lasciateci lavorare”.
Sul piano pratico, De Benedictis si sta muovendo in prima persona per permettere la ripartenza già dal prossimo fine settimana: “Questo weekend abbiamo una partita, anzi due perché sabato gioca la juniores. Io sono il primo a chiedere delucidazioni al Comune per il campo, è mio dovere farlo perché rappresento una città. Chi dice che il Gallipoli deve sparire si faccia da parte. Io rispetto gli altri ma voglio essere rispettato. Non sono di Gallipoli, ma ora sono un gallipolino, rappresento la città oltre alla mia faccia. Fino a qualche giorno fa il Gallipoli calcio, a livello di società, non esisteva. Nessuno ha risolto niente. Confrontiamoci insieme, noi vogliamo bene a questa società che ha una storia gloriosa. Non si può vivere di nostalgia, siamo nel 2015, cerchiamo di essere umili e viviamo alla giornata. Questa è la realtà”.
I passi del nuovo Gallipoli sono fisiologicamente figli della situazione ereditata dalla vecchia gestione secondo il nuovo patron, fiducioso nel provare a tracciare una tabella di marcia nonostante le difficoltà che attendono la quotidianità del Gallo: “Si sta facendo un piano di sanificazione, non serve pensare agli errori commessi in passato. Stiamo facendo dei passi in sordina, ma non dobbiamo nascondere niente a nessuno. Abbiamo questi nuovi acquisti, dei giovani di grandi prospettive. Certo, oggi siamo a zero punti, anzi a meno tre, e abbiamo la battaglia burocratica da sostenere per la gara non disputata contro la Turris dove dovremo difenderci per evitare sconfitta a tavolino e ulteriore penalizzazione. Con questi uomini che abbiamo, con un tecnico sanguigno come Germano, e con umiltà, ci potremo togliere delle grosse soddisfazioni. Al di là dello scetticismo”.
La partita di domenica contro il Pomigliano dovrebbe regolarmente giocarsi allo stadio “Bianco” dopo l’intermediazione di De Benedictis presso gli uffici competenti: “Campo neutro? Lo escludo. Abbiamo sollecitato il Comune non più tardi di ieri, ho parlato con l’Ufficio Tecnico e gli ingegneri mi hanno garantito la risoluzione del problema prima di sabato. Colgo questa occasione per presentare le due persone che mi hanno aiutato in quest’esperienza, Tony Cardellini, il mio direttore generale, una persona che ha preso a cuore questa situazione, ha capacità e sa dare le giuste indicazioni. Il signor Silvio Allegro è poi il nostro direttore sportivo”.
In conclusione, l’imprenditore chiosa: “Vado avanti per la mia strada, chi vuole darci una mano è il benvenuto, chi non vuole darci una mano andremo avanti ugualmente. Serve obiettività, se la squadra gioca male deve essere criticata. Evitiamo le dicerie, in questo periodo qui a Gallipoli si è spesso campato di dicerie. Dobbiamo onorare il passato, non sono il salvatore della patria, ma chiedo a tutti buon senso. Lasciateci lavorare. Domenica voglio una squadra che vincerà, e voglio il campo pieno, perché lo meritiamo.”